martedì 21 maggio 2013

La teoria del complotto



Siamo proprio l’Italia terra di complotti e di oscure trame per cui nulla è mai come sembra ma tutto rientra dietro un piano combinato per cercare di architettare chissà quali oscure trame. Ma qual è la filosofia, chi sta dietro ?. In politica c’è sempre un secondo fine, nelle inchieste giornalistiche si è sempre mandati da qualcuno, nello sport non si vince per meriti o per demeriti propri ma sempre perché c’è qualche aiuto. E così via di inchieste, di inciuci, di conventicole varie. Colpa anche dei giornalisti per carità che fanno da megafono a quello piuttosto che a quell’altro e che cercano in questo modo di catturare qualche consenso in più qualche visita, qualche copia. Ma è veramente questa l’Italia che vogliamo ? E’ questo il futuro che abbiamo scelto per le nostre future generazioni ? L’augurio è ovviamente per un'altra prospettiva. E’ l’Italia di chi urla, di chi magari ti vomita addosso insulti e improperi alla ricerca della verità esasperata e poi è lo stesso che si comporta in modo malandrino e ricerca lui stesso sotterfugi ed escamotage. Nel calcio come nella vita di tutti i giorni oramai questo è diventato il leit motiv, stupire e offendere. Sul singolo episodio si potrà discutere una vita ma su un percorso, se sei più forte se sei più bravo sarai in grado di dimostrare le tue capacità. Sconfitte e delusioni sono il frutto di una cattiva programmazione, l’episodio può indirizzare ma non essere determinante e soprattutto smettiamola di non prenderci le dovute responsabilità. Se un allievo prende 4 a scuola, la colpa è dell’insegnante e non dell’alunno, se il lavoro non è portato a termine la colpa è di chi non ti ha spiegato nel modo giusto quello che dovevi fare, se la politica è corrotta la colpa è del sistema, non di chi ha votato quei personaggi, se vinci la partita sei il più forte, se la perdi la colpa è come sempre della terna arbitrale. Poi ci si stupisce se sono altre nazioni a comandare in tutti i settori dallo sport come alla politica, ah si loro avranno l’arbitro: tal Rizzoli

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