sabato 26 novembre 2022

Un successo di peso per gli Orange

 

La legge del Palabrumar miete un'altra vittima, l’Orange in casa fatta salvo la prima partita contro l’Olimpia, anche se a ranghi ridotti, ha sempre fatto punti che, con i tre di oggi, vogliono dire il quarto posto in solitaria alle spalle del duo imprendibile Verona, Sampdoria e appena dietro a Leonardo. Oggi ad Asti è arrivata una squadra con un pedigree importante e con giocatori di assoluto prestigio come Del Piero e Hasay  e infatti proprio su una giocata sulla fascia Del Piero porta in vantaggio gli ospiti dopo un leggero predominio Orange. La rete fa serrare i ranghi a Celentano e compagni che prima pareggiano e poi mettono la freccia del sorpasso con un suntuoso Da Silva in grado di trovare il giusto pertugio su una punizione calciata benissimo. A questo punto Ramon e compagni possono giocare di rimessa e su una ripartenza al fulmicotone Rivella si inventa la rete perfetta con una magia di controllo. Nella ripresa Villorba sembra sulle corde, ma i padroni di casa sbagliano troppe occasioni e, quando Del Piero, il migliore dei suoi, nella veste di portiere di movimento beffa Tropiano sul palo basso a un minuto e cinquanta dalla fine, tornano antiche paure, ma bastano dieci secondi a Rivella per chiudere il discorso, poi timbrato anche dalla terza segnatura personale di Da Silva. Il 5 a 2 festeggiato con tutti i ragazzi delle giovanili sigilla il pomeriggio. Ora però tocca fare risultato in trasferta per blindare un posto nell’elitè della serie A2

Orange vs Villorba 5 – 2 ( 3-1 pt)

Marcatori: primo tempo 4’26” Del Piero (V) 7’34 Da Silva (O) 9’20” Da Silva (o) 18’20” Rivella (O)

Secondo tempo: 18’22” Del Piero (v) 18’35” Rivella (o) 18’59” (O)

Ammoniti: Ramon, Rasero e Rivella (o) Vailati e Lino (V)

sabato 19 novembre 2022

Al Festival delle Emozioni del Seven Infinity l'ultima gioia è di Milano


 

Continua il mal di trasferta dell’Orange Futsal che esce dal Seven infinity con una sconfitta che fa male sul piano del morale più che dell’impegno. Celentano e compagni pagano un avvio incerto che li ha visti andare sotto di tre reti in poco tempo e che, forse, ha compromesso il resto della partita in cui gli Orange hanno messo letteralmente sotto i padroni di casa.  La partita contro Milano si gioca a Gongorzola in un complesso sportivo sicuramente all’avanguardia e che suscita una discreta invidia, ma è una partita che non si gioca troppo lontano dal capoluogo piemontese, non c’è la stanchezza di una lunga trasferta, il gruppo è concentrato, le parole del mister Morellato pre partita tracciano gli scenari da seguire e le strategie corrette. Ma la rete di Peverini dopo 40 secondi è un cazzotto che fa male, il raddoppio diventa un colpo da ko dopo un altro minuto. Due azioni e due reti subite; quando Hurtado la butta dentro, dopo altri due minuti, per il 3 a 0 parziale sembra notte fonda. Morellato cambia il quartetto in campo e, a fatica, si cerca la tranquillità necessaria per rimanere in partita. A mano a mano la squadra esce, scheggia una traversa, un contropiede di Rivella viene neutralizzato e le occasioni non mancano. Finalmente Curallo con la complicità del portiere trova il giusto pertugio, ma non c’è nemmeno tempo di festeggiare perché Pozzi mette ancora un tap in vincente. Il pressing degli Orange a questo punto diventa asfissiante, Da Silva recupera un pallone e sigla una rete che da speranza. Milano non punge e gli Orange si riversano in massa in area meneghina. L’intervallo serve per ritemprare le membra e per caricarsi a molla. Da Silva suona la carica e Mendes che di Milano è stato giocatore colpisce due volte, la seconda in superiorità numerica per l’espulsione di Peverini, quando poi Rasero mette la palla al sette per il sorpasso la partita sembra indirizzata, anche se mancano ancora 11 minuti alla fine. L’allenatore di Milano si gioca la carta del portiere di movimento che per sette minuti non sortisce alcun effetto poi Pozzi pareggia e subito dopo porta avanti Milano. Gli ultimi quattro minuti sono da festival degli orrori in campo, soprattutto negli episodi e nelle decisioni come l’espulsione di Scavino, ma ormai l’inerzia è dalla parte dei padroni di casa che portano a casa il match. Un vero peccato, nel campionato più equilibrato mai visto, oggi un risultato positivo avrebbe dato un enorme fiducia ai ragazzi, ma per fortuna sabato si torna nel fortino Palabrumar

Milano vs Orange 6 – 5 ( 4 – 2 pt)

Marcatori primo tempo 0’40” Peverini (M) 1’40” Peverini (M) 3’50” Hurtado (M) 7’15” Curallo (A) 7’30 Pozzi (M) 10’10” Da Silva (A)

Secondo tempo 2’00” Mendes (A) 3’30” Mendes (A) 9’00” Rasero(A) 14’50 Pozzi (M) 16’00” Pozzi (M)

Ammonizioni: Peverini, Pozzi, Hurtado, Miramondi (M) Rasero (A)

Espulsi Peverini (doppia ammonizione) Scavino (espulsione diretta)

giovedì 17 novembre 2022

L'Italia scatenò la seconda guerra mondiale ? no Scurati


 

Lungi da me dal criticare autori di libri di storia ognuno ha il suo peso e il suo stile ma credo che però una regola, al di là di qualsiasi ideologia valga sempre ovverosia quello di dire sempre la verità dei fatti. Mi sono imbattuto nel booktrailer di Scurati sulla sua terza fatica dedicata a M (al secolo l’uomo della Provvidenza) quello che mi ha colpito è che l’autore nel promuovere il suo libro dedicato al triennio 1938/1940 abbia parlato di guerra scatenata dall’Italia ?? (cito testualmente “Racconta di quando a scatenare quella guerra fummo noi”) niente di più falso. L’italia non credeva alla guerra, non era pronta come hanno dimostrato anche le precedenti avventure coloniali e soprattutto non poteva stare al passo degli altri stati europei. L’italia entra in guerra dopo 8 mesi nel giugno 1940 contro le potenze “plutocratiche”, come vaticinava Mussolini arringando la folla dal balcone di Piazza Venezia, ma perché non lo aveva fatto prima anche se aveva stretto il patto con Hitler. Per le motivazioni sopra riportate non eravamo pronti e si sarebbe potuto guadagnare di più da un neutralismo come peraltro fece la spagna franchista. Come nel 1914 l’Italia è attendista e, questo fatto, provoca non pochi mal di pancia a Hitler e compagnia e se fosse rimasta neutrale anche nel 1940 e affini probabilmente anche noi avremmo archiviato il fascismo negli anni settanta come gli spagnoli scrivendo un'altra storia. Fu la fame di gloria a fregare il Duce e la certezza, purtroppo naufragata quasi subito, di una guerra ormai alla fine ma che invece aveva cominciato a scaldare i motori. Un errore di calcolo fatto da uno che aveva calcolato tutta la sua vita. Un errore che pagò, insieme all’Italia a caro prezzo; ecco perché il tema del book trailer è un po’ forzato

 

sabato 12 novembre 2022

La zona Ramon mette al tappeto l'Elledi Futsal. A segno anche Rasero e Mendes


 

Chiamatela zona Ramon ormai è quello il marchio di fabbrica degli Orange in casa, a 8 secondi dalla fine con la Sampdoria a due contro l’Elledi. Il derby è stata però una partita tiratissima dal primo all’ultimo minuto con gli Orange che ci hanno creduto di più nella seconda frazione in cui solo la sfortuna, Mendes sul palo e gran parata della difesa sul piattone di Curallo dalla propria area, hanno cercato di indirizzare la gara. Una prima frazione di gara in cui gli ospiti hanno approcciato meglio soprattutto con un pressing che in alcune occasioni ha rischiato di mandare in bambola la difesa Orange. Al vantaggio di Vincenti ha risposto in un amen Rasero per un primo tempo in cui le due squadre si sono equivalse. Di altro tenore la ripresa con una difesa super di Celentano Curallo e Ramon e un attacco con Mendes, Da Silva e Scavino a creare i grattacapi più grandi per Oanea e compagni. Diverse le occasioni mancate per i padroni di casa fino a cinque minuti dalla fine quando una percussione di Da Silva mette Mendes nelle condizioni di spingere la palla in rete. Tato come portiere di movimento immediato è la risposta degli ospiti ma l’attacco ospite non punge un attento Tropiano fino alla solita perla di Ramon. Orange sesto in classifica ma grande ammucchiata in testa alla classifica con sette squadre in due punti un campionato equilibratissimo si può vincere e perdere con chiunque come hanno sempre detto tutti

Orange vs Elledi Futsal  3 – 1 ( 1- 1 pt)

Primo tempo 4’28” Vincenti (E) 5’ 12” Rasero (o)

Secondo tempo: 14’57” Mendes (o) 19’58” Ramon (o)

Ammoniti: Costamanha, Sandri, Tato, Oanea (E) Ramon (o)

martedì 8 novembre 2022

magia e mistero i maghi del futsal a tavolino


 

Alla 14 giornata il campionato sta emettendo un verdetto e cioè che la squadra più in forma del campionato il Napoli imbattuto e col vento in poppa sia in campionato che in champions. Dietro le altre arrancano però il tanto vituperato Milan ha esattamente due punti in meno della passata stagione, non quindici e anche la Juve non può dirsi fuori ai giochi. Certo la squadra di Spalletti corre e forte troppo per mantenere questi ritmi, il mondiale potrebbe o consacrarla oppure farla tornare nei ranghi e poi il destino del campionato si decide in primavera, come sempre. Nelle ultime due stagioni il campione d’inverno è rimasto tale e le sorprese sono sempre dietro l’angolo. I soloni e gli allenatori da salotto pontificano fallimenti e vaticinano profezie ma in realtà sono distanti quasi sempre anni luce dalla realtà. Il trucco è godersi partita dopo partita il campionato che non sarà il più bello del mondo ma dispensa sempre sorprese. E a tal proposito occhio alla Juve non è così distante e alla ripresa dopo la lunga sosta invernale Napoli Inter e Juve Napoli daranno al dimensione del torneo

domenica 6 novembre 2022

Arabel il doppiogiochista che ingannò i tedeschi


 

Nella storia della seconda guerra mondiale sono molteplici gli episodi che a volte al limite della farsa hanno determinato il corso e le pieghe della storia. Non fa caso a parte Joan Pujol Garcia, spagnolo, con il vezzo di voler fare la spia. Cerca di farlo aiutando i britannici che lo respingono e allora lui si offre ai tedeschi per poi fare il doppio con gli stessi inglesi. Il fatto curioso è che all’inizio redige falsi report sull’Inghilterra rimanendo distante migliaia di chilometri, si inventa persino una rete di collaboratori, ben 27, che sono a libro paga e i tedeschi gli credono pagando a pie di lista. Prende alcune precauzioni ma di fatto si rimane basiti nel vedere con quale presappochismo i tedeschi credano alle sue rivelazioni. Micidiale quando nel suo report di Glasgow dice che gli abitanti sono disposti a qualsiasi cosa per un litro di vino ! Vino !!!???. Il suo apice è lo sbarco in Normandia, le informazioni sullo sbarco sono veritiere ma vengono ritardate fino all’ultimo di fatto rendendole di fatto inservibili. Su altro aspetto invece fornisce dati che insospettiscono i tedeschi che credono fino all’ultimo che la Normandia sia solo un diversivo 25 divisioni fantasma sarebbero in teoria pronte a prendere terra a Pais de Calais, divisioni che non esistono. Arabel il nome in codice di Garcia non viene mai scoperto e a parte l’ingente quantitativo di denaro che la Germania gli scuce vien pure premiato a fine guerra sia dagli Inglesi che dai tedeschi. Troppe le cose non dette e così emigra in Venezuela dove trova la morte nel 1988 chissà con quali segreti nascosti, oppure no.

sabato 5 novembre 2022

Vince il Green Project contro un Orange con troppe assenze




 

Disco rosso per l’Orange Futsal Asti che con il Città di Mestre griffato Green Project Agency incappa nella seconda sconfitta consecutiva esterna, la terza di questo campionato contro compagini venete. Ma se contro lo sporting Altamarca la sconfitta era stata meritata qualche rammarico per questa sfida rimane soprattutto per le assenze che Dodo Morellato ha dovuto patire in questo match. Senza Da Silva squalificato per il doppio cartellino rimediato contro la squadra ligure martedì scorso e con Ibra ancora ai box, si sono sentite le assenze di Mendes e Vitellaro. Quattro giocatori regalati ai veneti sono tanti che pur privi di Leandrinho hanno messo in campo giocatori di esperienza come Mazzon, Bellomo, Urio e Del Gaudio, giocatore che ha un grande feeling con il goal. La partita si era messa bene con l’espulsione di Bordignon che aveva permesso a Scavino in superiorità di andare in vantaggio, il Green Project non finalizzava un rigore con Juanillo, grandissimo Tropiano, poi un uno due mortifero con Del Gaudio e Mazzon mettevano i padroni di casa avanti, Rasero impattava e poi dopo una grande azione Ramon sfiorava una rete da favola ma sul rovesciamento di fronte Bellomo suggellava il vantaggio per la squadra di casa. Del Gaudio e Bellomo sempre loro nella ripresa mettevano distanza e negli ultimi minuti altre tre segnature chiudevano il punteggio sul 7 a 3 finale, forse ingeneroso per Celentano e compagni, ma visti i risultati maturati, a parte Verona, che viaggia col vento in poppa, in questo campionato ogni giornata è a se stante. Sabato prossimo sarà derby piemontese con Elledi ma si gioca al Palabrumar.

 

Green Project Agency vs Orange Futsal Asti 7 – 3 ( 3 -2pt)

Marcatori primo tempo : 4’51” Scavino (o) 9’09” Del Gaudio (G) 13’09” Mazzon (G) 14’ 38” Rasero (O) 18’03 Bellomo (G)

Marcatori Secondo Tempo 6’25” Del Gaudio (G) 9’06” Bellomo (G) 14’36 Del Gaudio (G) 15’21 Ramon (o) 18’11 Del Gaudio (G)

martedì 1 novembre 2022

Un Orange spettacolare infiamma il Palabrumar nei secondi finali

 

Se si doveva riscattare la brutta battuta d’arresto contro lo Sporting Altamarca con una prova di altissima qualità l’Orange Futsal ha centrato l’obiettivo. Vincere a 8 secondi dalla fine ha un sapore dolcissimo soprattutto contro una squadra zeppa di campioni e costruita per centrare il grande salto nella massima serie. Un tarantolato Morellato in panchina si gusta un successo che proietta la sua squadra al quarto posto del girone e aggiunge uno scalpo prestigioso al suo carnet. Gli Orange affrontano la partita con il piglio giusto, guardinghi quanto basta e pronti a far male dopo aver difeso con un pressing tuttocampo. E’ Da Silva ad aprire le danze ma è un super Curallo a dare certezze con una prodezza delle sue. Quando Da Silva fugge alla guardia di Salamone e deposita al centro per il più classico degli autogoal, il pubblico del Palabrumar non crede ai suoi occhi. I liguri passano subito al portiere di movimento e il gioco da i suoi frutti ma Tropiano viene battuto solo da Boaventura su rigore. All’intervallo la squadra di casa comanda 3 a 1 ma la ripresa, parole del DG Caccialupi corre il rischio di essere lunghissima. Detto fatto la Sampdoria entra con una grinta eccezionale che la porta subito a dimezzare lo svantaggio con Saponara e a sfiorare il pareggio in più occasioni. Ma il pressing è un arma a doppio taglio e così Curallo soffia il pallone e si presenta a tu per tu con Lo Conte beffandolo. Partita in ghiaccio macchè Boaventura con la complicità di uno stinco astigiano la riapre immediatamente ma ci pensa Ramon con i suoi dribbling e i suoi tiri a indirizzarla per il 6 a 3. Nuovamente il portiere di movimento e prima Reynoldi e poi Ortisi portano i liguri a giocarsi l’ultimo minuto al cardiopalma, quando a 50 secondi dalla fine Da Silva prende il secondo giallo, anche il più ottimista dei tifosi in tribuna si rassegna e invece pur in inferiorità numerica Scavino recupera un pallone che consegna al geometra Ramon che disegna una parabola imprendibile da 30 metri che si deposita al sette. Esplode la torcida Orange e la felicità incontenibile della panchina. Una vittoria meritata e di peso, ora bisogna dare continuità e sabato è già alle porte per una nuova trasferta veneta.

 

Orange vs Sampdoria 7 - 5  ( 3 -1 pt)

Marcatori primo tempo: 4’56” Da Silva (O)  8’29” Curallo (o) 12’24” Da Silva (o) 15’00” Boaventura (s)

Marcatori secondo tempo: 53” Saponara (S)  6’50 Curallo (o) 7’02 Saponara (S)  7’33” Rasero (O) 9’05 Ramon (o)  14’46 Reynoldi (s) 19’00” Ortisi (S) 19’52” Ramon (o)

Ammoniti: Foti e Galan (s) Ramon e Da Silva (o)

Espulso Da Silva doppia ammonizione

Briganti la serie Netflix che si ispira alla storia del Brigantaggio meridionale

Pietro Fumel  Le fiction storiche da sempre mi attirano e su Netflix mi sono lasciato trascinare a guardare quella dedicata al brigantaggio ...