mercoledì 20 marzo 2019

Ci mancava questa il reddito di cittadinanza per gli arbitri



Ci mancava il reddito di cittadinanza per gli arbitri tra tutte le varie boutade sentite ogni giorno in rete questa è una perla che merita di essere segnalata. Me li immagino già i vari Agnelli pronti a concorrere per sovvenzionare gli arbitri – ma non lo facevano già ? – indigenti. Una vita col fischietto in bocca e poi ????. insomma si rasenta il ridicolo per quello che spesso non è un mestiere ma un vero e proprio hobby e comunque profumatamente ripagato. Vogliono una sorta di risarcimento integrativo ci pensi la FIGC naturalmente ma usare oggettivamente un termine o una misura che va ad aiutare eventuali indigenti rapportarla con il mondo pedatorio rasenta il ridicolo oltre che l’insulto


venerdì 15 marzo 2019

Una coppa di passione


Se per Carducci, Asti andava ricordata ed immortalata come "repubblicana", per lo scrivano occasionale, assai più prosaicamente, l'aggettivo preso in prestito è "futsaliana". Esattamente come capitale piemontese e nazionale del calcio a 5. Il luogo per destinazione è il PalaErrebiSanQuirico, qui dove la Coppa Italia di serie A2 si assegna in un mini torneo tra i padroni di casa Città di Asti, il Lido di Ostia, il Cobà di Porto S. Giorgio (Fermo) e il Sandro Abbate di Prato La Serra (AV). I campani hanno già regolato ai rigori, dopo un incontro tiratissimo conclusosi sul 5 a 5 e poi 8 a 7 finale, i marchigiani, qualificandosi per la finalissima del sabato pomeriggio. Ora Ostia - Asti. Se si preferisce, Asti - Ostia, questione di cacofonia. Prima metà del tempo iniziale in assoluta supremazia di Asti che però non concretizza e si espone un un paio di occasioni alle ripartenze laziali. Fino a quando Itria non perfora di potenza il portiere Barigelli incolpevole. Asti avanti al 10'30" e con merito. 1 a 0. Lido di Ostia vicinissimo al pareggio, ma la palla scagliata da Cutrupi si stampa sulla traversa al 15'. Il Città di Asti fraseggia in modo prolungato, mostrando un possesso palla di notevole fattura; molto più veloci e verticali le azioni del Lido di Ostia, che portano alla conclusione con crescente pericolosità. Logico quindi il pareggio raggiunto grazie a Jorginho al 17'15". Giusto così. La parità dura poco. Con un grande shoot dal limite dell'area, Fortino firma il vantaggio astigiano al 18'20". La classe non è acqua e fa 2 a 1. Con questo punteggio finisce il tempo. Si riprende. Parte fortissimo Asti che sfiora il gol su punizione e reclama un rigore non assegnato. La partita si fa vibrante e la manona di Tropiano è provvidenziale nel deviare un tiro sporco del Lido di Ostia. Le difese reggono l'urto dei rispettivi attacchi. Ma un fallo di Celentano al limite viene sfruttato da Schacker che trasforma la punizione con un tiro chirurgico. 2 a 2. 5'40" Il Lido di Ostia si porta in vantaggio con Gattarelli all' 8' in una classica azione di contropiede. E Asti si riversa in avanti nel tentativo di riequilibrare la situazione. Itria manca la rete di un soffio su tiro da fermo. Ongari viene ammonito per trattenuta prolungata: le ripartenze di Ostia sono sempre fastidiose. Ongari contina ad essere protagonista: dopo l'ammonizione si proietta in area e realizza con una giravolta che non lascia scampo al portiere laziale. 3 a 3 al 10'30" Nemmeno il tempo per rifiatare che Itria fa la doppietta con un tiro in diagonale di rara bellezza ed ora Asti conduce 4 a 3 al 10'50". Asti raggiunge i 5 falli al 12'40". Da questo momento per ogni fallo commesso scatterà un tiro libero. Occhio. Ammonito Fiscante per proteste e paratona di Eric Tropiano. Il risultato è salvo, per il momento. Ostia attacca con veemenza, ma Asti regge incitata a gran voce dal proprio pubblico, mentre Ostia inserisce il "portiere di movimento", nel disperato tentativo di pervenire alla parità. Time out a 1'14" dal termine, prima del forcing finale. Papù si cerca il rigore, ma viene ammonito per simulazione ed espulso per somma di ammonizioni. A 38 secondo dal termine la tensione si taglia a fette. Finalmente Siviero insacca a porta vuota il gol del 5 a 3 a 28" dalla fine. Ed è la fine davvero. Asti va in finale meritatamente insieme al Sandro Abbate per la Coppa Italia di categoria. Sarebbe la seconda per Asti, dopo quella vinta dagli Orange 4 anni fa. Asti repubblicana e futsaliana. 
Marco SANFELICI

mercoledì 6 marzo 2019

Folla ergo sum



Sta diventando una sorta di mantra dimmi quante persone porti e la tua idea avrà sostenibilità, ormai non c’è più controllo, all’alba del terzo millennio solo i numeri possono giustificare la bontà di una proposta o di una campagna, la sindrome da folla oceanica ha preso tutti. La manifestazione pro e contro tav della fine dello scorso anno veniva valutata solo dagli spazi occupati in piazza castello non nella bontà dell’operazione e così via dicendo partendo dagli spazi occupati da varie forze politiche in piazza del popolo, oppure da quanti votanti vanno sulla piazza virtuale in rete oppure a votare nei gazebi. Insomma sembra un dialogo tra bambini dell’asilo per far vedere se il mio giocattolo è più bello del tuo. E purtroppo da questa sindrome non sono immuni i giornalisti che, a seconda della partecipazione, certificano successo o sconfitta di una iniziativa spesso senza entrare nel merito. In passato le folle oceaniche si sono viste davanti a Palazzo Venezia durante la dichiarazione di guerra alla Francia salvo pochi mesi dopo tutti a imprecare contro i cugini , oppure durante i raduni oceanici dei nazisti o degli aficionados di Stalin. Matureremo mai andando oltre a quella che è la prova muscolare della piazza, eppure dovremmo averlo capito che non è in questo modo che si fa politica o si programma il futuro, se proprio vogliamo farlo facciamolo per le manifestazioni sportive, a proposito per Milan Sassuolo eravamo in 62.000

Un ultima partita perfetta, l'Orange si congeda tra gli applausi convinti del pubblico

  La partita perfetta non esiste di solito, ma quella disputata al Palabrumar, oggi, per l’Orange Futsal ha tutti i crismi per diventarla. U...