giovedì 27 dicembre 2018

Diciamo basta ?



I fatti di cronaca fuori da San Siro con una persona che ci lascia la pelle e un’altra miriade di persone che si azzuffano e si accoltellano mi riporta indietro nel tempo anno di grazia 1987, era dicembre si giocava Milan Roma partita difficile e scorbutica, era il Milan di Gullit, era in secondo anello blu a tifare con la consueta passione, campionato di vertice nella ripresa con gli attacchi del Milan viene buttato un petardo che stordisce Tancredi, un botto violentissimo. Il portiere viene portato fuori dal campo ed esordisce il giovane Peruzzi. La partita viene vinta su rigore dal Milan ma la mannaia del giudice sportivo decreta la vittoria a tavolino della Roma. Giusto così. Il colpevole, non c’era ancora il sistema di telecamere attuali venne trovato quasi subito e ghettizzato dalla curva anche se stazionava al primo anello, ricordo di averlo visto sul treno per Barcellona, finale Champions, guardato a vista con sospetto da tutti, probabilmente per paura che lo stesso commettesse altre stupidaggini. Perdere punti fa male e credo che in quel periodo vennero poi bandite di fatto botti e controbotti che avrebbero portato a un serie di penalizzazioni. Oggi si potrebbe fare lo stesso la cosiddetta responsabilità oggettiva andrebbe applicata con rigore, risse, insulti, razzismo, ecc. se conclamati, penalizzazione. Vuoi vedere che i tifosi di Inter, Milan, Napoli e Juve se alla fine della stagione hanno venti punti in meno per via di sanzioni reali la smettono di farsi del male e si conterranno ?? il dubbio c’è vogliamo provarci ?

giovedì 6 dicembre 2018

Pallone d'oro



La querelle del pallone d’oro tra Messi, Ronaldo Modric ha assunto i contorni di una farsa che nemmeno i bambini dell’asilo sono in grado più di supportare. Che si tratta di tre campioni nessuno lo mette in dubbio, che siano di un altro pianeta, calcisticamente parlando anche, quello che fa specie sono i litigi, l’utilizzo dei parenti, le zuffe mediatiche che li fanno assomigliare sempre più a comari prezzolate e piangenti. In teoria dovrebbero essere fior di professionisti e in alcuni casi il numero dei premi detenuti pronti ad ammuffire su mensole precostituite non dovrebbero fare il campione. E su questa stucchevole querelle si consumano poi gli zebedei di fior di tifosi pronti a sostenere a spada tratta il proprio beniamino e i suoi capricci ultramilionari. In questi casi provo un po’ di nostalgia per i tempi andati quando il trofeo non era un orpello di marketing ma un vero premio a un impresa sportiva e poi variava di anno in anno

lunedì 3 dicembre 2018

Per chi ama il futsal una due giorni imperdibile al Palasanquirico



Saranno due giorni speciali al Palasanquirico la Nazionale di Futsal arriva per una due giorni in cui allieterà il palato degli amanti astigiani di questo gioco spettacolare e al tempo stesso molto intenso. Un omaggio a una terra che crede in questo sport e che grazie a Orange Avis Isola ma anche Città di Asti Calcio a 5 hanno dato tanto al movimento. Prima di rituffarsi in campionato l’emozione di una doppia sfida Le due partite si disputeranno alle 20.30 al Palasanquirico. Il 12 dicembre a Nyon il sorteggio per le qualificazioni Mondiali Dopo le due amichevoli disputate a fine ottobre in Bielorussia con i padroni di casa terminate con un pareggio (2-2) e una vittoria (4-2), la Nazionale di Futsal torna in campo per affrontare la Francia in una doppia amichevole in programma martedì 4 e mercoledì 5 dicembre al Palasanquirico di Asti (ingresso gratuito – calcio d’inizio delle due gare alle 20.30). Per gli ultimi test del 2018 il Ct Roberto Menichelli ha convocato 15 giocatori, che si raduneranno ad Asti nella serata di domenica 2 dicembre. Prosegue quindi la preparazione degli Azzurri, che mercoledì 12 dicembre a Nyon conosceranno le avversarie del girone di qualificazione al Mondiale che si svolgerà nel 2020 in Lituania. Saranno sorteggiati otto gruppi formati da quattro squadre, con le prime due classificate che guadagneranno l’accesso all’élite round.
L’elenco dei convocati
Portieri: Michele  Miarelli (Italservice C5), Francesco Molitierno (Napoli C5), Stefano Mammarella (AcquaeSapone C5);
Giocatori di movimento: Cristiano Fusari (Came Dosson C5), Paolo Cesaroni (Napoli C5), Massimo De Luca (Napoli C5), Nunzio Frosolone (Feldi Eboli), Sergio Romano (Feldi Eboli), Giacomo Azzoni (Meta C5), Carmelo Musumeci (Meta C5), Giuliano Fortini (Italservice C5), Carlo Houenou (Real Futsal Arzignano C5), Julio De Oliveira (AcquaeSapone C5), Marco Ercolessi (AcquaeSapone C5), Gabriel Lima (AcquaeSapone C5).
Staff – Commissario tecnico: Roberto Menichelli; segretario: Fabrizio Del Principe; assistente allenatore: Carmine Tarantino; preparatore atletico: Valerio Viero; preparatore dei portieri: Mauro Ceteroni; medico: Nicola Pucci; fisioterapista: Vittorio Lo Senno

domenica 2 dicembre 2018

La cultura dello Stadio



Pretendere rispetto e far play in una società che si sta imbarbarendo diventa sempre più anacronistico, e fa molto discutere tutto quello che è successo a margine della partita di Firenze in merito alle vergognose scritte su Heysel e su Scirea. Tutto vero e sottoscrivo sulla responsabilità della cultura che dovrebbe animare il tifo da stadio. Ma sarebbe anche bello non fare gli ipocriti. Le scritte su Heysel Superga e, tutto quanto c’è di più luttuoso nel calcio, campeggiano da decenni negli stadi e mai nessuno ha avuto il coraggio di prendere provvedimenti eclatanti. Le curve sono off limits su cori e striscioni, sarebbe veramente bello, e lo dico da tifoso del calcio, che al minimo accenno di cori e offese così vergognose l’arbitro sospendesse la partita e al secondo episodio ci fosse la partita persa a tavolino. Forse probabilmente educheremmo meglio il tifoso e tutte le persone che dovrebbero godere di uno spettacolo pulito e non solo dell’aspetto sportivo. E mi piacerebbe, ma qui mi sa che sono utopista che quando una squadra vince i suoi tifosi non debbano infierire ogni 3 x 2 urlando ai propri avversari “dovete rosika”. Ma perché non si godono il successo dei propri beniamini è così difficile. No la contrapposizione piace di più e il guaio è che questo linguaggio ormai è trasposto anche in politica, dove non si guarda ormai più al bene collettivo ma a sfottere gli avversari. Manca veramente una cultura generale Partire dagli stadi potrebbe essere un’idea, ma poi, dovremmo tutti cercare di crescere, culturalmente si intende

Briganti la serie Netflix che si ispira alla storia del Brigantaggio meridionale

Pietro Fumel  Le fiction storiche da sempre mi attirano e su Netflix mi sono lasciato trascinare a guardare quella dedicata al brigantaggio ...