mercoledì 11 luglio 2012

Margin Call ovverosia dove tutto ebbe inizio (spread ecc.)

Inquietante film quello visto ieri sera a margine di una serata produttiva. Lo skyline di New York a fare da sfondo al futuro dell’economia,  un film il cui budget non era dedicato alla scenografia bensì  al cachet degli attori: da Demi Moore a Kevin Spacey tanto per citare i più famosi.  Un film che mi ha colpito non tanto per l’interpretazione dei protagonisti ma per l’oggetto: la crisi economica nella dinamiche di una società finanziaria. Società che grazie a una geniale intuizione scopre la bolla finanziaria e fa ricadere su altri il caos economico e finanziario. In un periodo in cui lo spread la fa da padrone, in cui l’economia delle banche a volte virtuale è sempre più presente e soprattutto in cui un ministro incapace come la Fornero assicura sui numeri delle pensioni, come se l’episodio esodati fosse stato un caso, era un film inquietante. Anche se svelo la fine del film purtroppo il risultato è stato che la società e pochi si sono salvati a scapito dei molti che sono falliti. A volte la finzione supera la realtà, ma non è questo il caso

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