martedì 15 ottobre 2013

Pietà l'era morta


La pioggia ha lavato lo scempio che si è consumato oggi ad Albano Laziale, tutta questa risonanza per i funerali di un boia non hanno assolutamente senso. Una persona gretta che non si è pentita di aver trucidato con un colpo a tradimento  335 persone alla Fosse Ardeatine che ha fatto parte di reparti che avevano come unico desiderio la sopraffazione dell’individuo. Non vi era nulla di militare in quello che le SS hanno fatto in tutta Europa, dei pazzi sanguinari che nemmeno in punto di morte si sono mai pentiti. Quella pietà cristiana che alcuni invocano per la sepoltura non fu la stessa da lui concessa a decine e decine di condannati, che hanno avuto la misera colpa di avere origini diverse o di non pensarla come lui. Che mondo strano il nostro dove non si mostra un po’ di pietà per chi soffre, per chi preferisce affrontare la morte pur di darsi un destino migliore, e persone grette e squallide inneggiano a un boia, a un killer, che ha preferito fuggire piuttosto che affrontare le proprie colpe e che persino alla soglia di un secolo di vita, quasi fosse un moderno Dorian Gray, non ha mostrato un segno di cedimento, di compassione per coloro che aveva fatto soffrire. Per questo motivo il dovere di tutti noi è quello di raccontare e di vivere per tramandare ai posteri le lezioni della storia, magari insegnando a quel prefetto che ha autorizzato i fatti di un oggi un comportamento diverso

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