domenica 20 ottobre 2013

Biella travolge Torino nel derby 81 - 61


 

E’ il derby  una partita dove tutto è possibile, dove spesso contano più le aspirazioni e le emozioni piuttosto dei nomi e del curriculum, conta anche come la affronti e quando ti stai preparando a una partita come questa con tutti i risvolti possibili ma dove più che il fisico contano le motivazioni psicologiche e Biella ne aveva  tantissime, il passato recente, la voglia di essere ancora il traino del basket piemontese nonostante la campagna acquisti faraonica di Torino. Insomma fin dal raduno l’attenzione di tutti era riposta a questo primo ostacolo. Corbani ha preparato benissimo la sfida cercando di mettere subito il piede sull’acceleratore. La tifoseria è calda non c’è il tutto esaurito ma sono oltre 4.000 gli spettatori presenti con una nutrita presenza di sostenitori della Manital Torino. Le coreografie sono interessanti la Curva Barlera è tutta uno sfarfallio di colori rosso e blu, mentre la curva di Torino espone un inequivocabile “”in hoc signo vinces “ di costantiniana memoria che la dice lunga sulla voglia di tornare nell’Olimpo del basket che conta; i cori per l’Avv. Forni si sprecano ma la realtà è che Pillastrini deve fare a meno di Mancinelli oltre a Steele per questo importante incontro.

Corbani si affida a Laganà Raspino Hollis Voskuill Infante  mentre Pillastrini schiera Evangelisti Gergati Amoroso Chessa e Sandri, i primi minuti servono per capire e per comprendere come giocano le squadre ma si percepisce subito che Biella è squadra mentre Torino punta di più sulle individualità, Chessa e Amoroso su tutti, ma è l’attenzione di Biella che si nota, diverse le palle rubate. Hollis è ispirato e Voskuil ha una precisione dall’arco che indirizza la partita. Dopo dieci minuti Biella è sul più nove un divario che si dilata nel secondo quarto  emblematica un azione in cui per ben tre volte su tiri forzati Biella recupera palla e poi alla fine schiaccia con Hollis, una trance agonistica e un furore senza precedenti. Pillastrini è costretto a chiamare time out ma la partita non cambia indirizzo. Biella corre a mille all’ora e all’intervallo lungo il tabellone recita il più sedici (44 a 28) Torino non può essere così brutta e in effetti Pillastrini nell’intervallo fa sentire la sua voce. La difesa della Manital si alza ed è più determinata il vantaggio si assottiglia, le battaglie a sportellate sotto canestro sono cruente, Corbani si arrabbia per qualche contatto di troppo e subisce un tecnico. Gergati Amoroso e Sandro cercano di portare sotto Torino ma il disavanzo non va mai sotto i dieci punti. C’è ancora un po’ di tensione nei primi minuti dell’ultimo quarto ma poi Biella dilaga e Torino alza bandiera bianca le triple di Voskuil ma soprattutto l’intensità di Laganà e di Raspino lascia il segno c’è persino gloria per Murta con una tripla a risultato acquisito. E può esplodere  la festa di Biella. Una partita che l’Angelico ha vinto a rimbalzo + 13 ma soprattutto con l’intensità quella che è mancata a Torino. Tra otto giorni si replica

 

 

 

Angelico  Biella . Manital Torino  81 – 61 ( 23 – 14; 44 – 28; 59 - 49 )

 

Angelico Biella

Coach Corbani Murta L. 3; Chillo M.4; Raspino T.9; Laganà M 14.; Infante L.4; Lombardi E.9; Berti S.0; Voskuil A. 22; De Vico N.1; Hollis D.15;

 

Manital Torino

Coach Pillastrini Stojkov S. 0; Evangelisti M. 10; Chessa M. 14; Baldasso 3;L.; Sandri D.11; Amoroso V. 12; Viglianisi K. 2; Wojciechowski J. 2; Gergati L. 7; Trovato M. 0;

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