Oggi alle 18 inizierà uno dei CDA
più difficili della Pallacanestro Biella, l’ora delle decisioni supreme è
giunta. Gli eventi si susseguono, il 9
luglio è oramai alle porte e il futuro deve essere pianificato, non è più tempo
di rimandare, gli eventi delle ultime 24 ore hanno portato sotto gli occhi di
tutti un pericolo, quello dell’abbandono, ma potrebbero anche aver dato spazio
a nuovi e inattesi sviluppi per la partita più importante: quella legata agli
sponsor. Meno di dodici mesi fa a Casale, dopo la prevedibile discesa in A2 al
termine di una sfortunatissima stagione, Patron Cerruti diede vita a un nuovo
modello gestionale, che evidentemente non ha funzionato. La scelta dei cugini
di Casale di non vendere il titolo sportivo, ma di ripartire dalla serie C1 in
un cerchio durato 14 anni potrebbe implicitamente aver dato una mano ai
lanieri. Detto del main sponsor Novi che campeggiava sulle maglie della Junior,
questo potrebbe essere abbinato alle maglie della Pallacanestro Biella, un
ipotesi, magari non se ne farà nulla, ma in un mercato competitivo come quello
professionistico e semi professionistico dello sport, pescare tutti nello
stesso bacino d’interesse poteva essere riduttivo. Partito Aloi, in partenza
probabilmente Atripaldi, la società deve necessariamente ripartire dai giovani
sia in campo che in ambito amministrativo e da un Laganà, che ha messo nella
gambe minuti nella massima serie, e un Lombardi, che sta lottando per portare
la Leonessa d’Italia nell’Olimpo del basket, magari in ambito organizzativo
potrebbero esserci le promozioni sul campo di Fioretti e di Bosio, nella
guida e nella parte marketing della
squadra. Tutte ipotesi però allo stato attuale dei fatti. Prima di ogni altro
sogno e proposta occorrono le risorse e sarà su questo punto che verterà prima
di tutto il CDA, con vecchi e nuovi sponsor, da trovare, trovati e messi
all’opera
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