venerdì 7 giugno 2013

Al mio segnale scatenate l'inferno

Ci siamo è giunto il gran giorno, il libro tanto atteso e frutto di notti insonni è arrivato, rigirarselo in mano, soppesando il peso ponderoso della ricerca storica non può che instillarti un senso di piacere frutto proprio di un percorso. In questo caso devo dire sono stato fortunato, ho trovato un equipe, da Andrea Frediani in testa all’editor Olimpia e a tutti gli altri personaggi incontrati in Newton un gruppo di persone preparate e molto affiatate che di fatto hanno reso il compito meno gravoso, sicuramente piacevole e invogliato a scoprire un nuovo mondo. Molta parte per gli incoraggiamenti e per l’aiuto tangibile va alla famiglia che ha seguito, e in alcuni casi anche curato, il primo approccio, agli amici che mi hanno sostenuto.

Cosa può avere questo libro che tanti altri testi non hanno. Credo, senza essere troppo presuntuoso, che la ricerca e la stesura siano state fatte per dare al pubblico dei lettori uno strumento godibile, di facile lettura, con molte informazioni ma senza sfiorare troppo il nozionismo più estremo, una veduta sul panorama storico di quello che avvenne tra il 1939 e il 1945. Più di trenta scontri e le battaglie descritte, cercando di dare un taglio giornalistico, presentandole in tempo reale, spiegando la storia di questi uomini che con la loro opera hanno determinato la storia e ne hanno indirizzato il corso.

La battaglia presentata con il suo scenario, con lo schieramento delle truppe, lo svolgimento del combattimento e il commento finale. Le schede dei condottieri, dei generali, delle armi, dei mezzi e degli equipaggiamenti per dare una conoscenza più approfondita. Dettagli, a volte particolarità, ma che hanno il pregio di creare stimoli e di suscitare curiosità.


Il risultato che vorrei è proprio questo quello di stimolare l’interesse, sarei contentissimo di suscitare discussione e dibattito, così come mi è capitato nel corso di una pre presentazione effettuata in una scuola di Biella. L’amore per la storia è proprio questo cercare di scoprire attraverso aneddoti e particolarità un percorso e conoscere il nostro passato. Per cercare di fare questo nelle diverse presentazioni cercherò di raccontare e di far amare la storia, la prima ovviamente in patria, a Biella, il prossimo venti giugno

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