lunedì 28 maggio 2012

L'ingrato

Non c’è niente di più detestabile delle parole di un amico, di un compagno di avventura, di una persona vicino a te che per motivi o di natura economica e di opportunità alla prima occasione ti rinfacci tutto quanto è stato fatto negli anni precedenti, di non aver creduto in lui, di non aver capito,di aver equivocato. E che ora professa amore eterno di altri amici e di altri gruppi, così facendo distrugge tutto quello che ha costruito nel passato e svilisce non solo i rapporti con gli ex amici ma con tutto il mondo che faceva parte. E’ persino ovvio che il riferimento sia a Pirlo, è sicuramente vero che è stato un errore avergli permesso di andar via, ma ricordiamo anche alcuni fatti, nella stagione dello scudetto tranne Parma non è stato mai determinante, è stato fuori per infortunio a lungo, voleva rinnovare il contratto a cifre non più in linea con i nuovi propositi di far play finanziario. Se è andato via dal Milan è stato solo ed esclusivamente per un mero calcolo economico, ed è andato dal miglior offerente: la Juve che ha speso 100 milioni per tornare a portare a casa qualche trofeo. Non c’è molto altro da aggiungere se non che poteva risparmiarsi le uscite contro una squadra a cui ha dato molto ma che gli ha permesso  di crescere e di vincere. La classe in un giocatore si nota anche da questi piccoli particolari c’è chi li ha e chi no, Pirlo è uno di questi, poi sicuramente avremo come al solito equivocato nel dubbio guardo l’europeo con un po’ più di distacco e se poi sarà così bravo da portare a casa alloro europeo e champion il prossimo anno allora Chapeaux.

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