mercoledì 2 maggio 2012

Cancellieri uno di noi (esclusiva basketinside)

E un primo di maggio che dovrebbe essere santificato alla festa, alla festa dei lavoratori ma esistono delle categorie per cui non esistono giornate di riposo classiche e quindi quando tutti si rilassano sei o a sbuffare in palestra oppure a raccontare quello che accade intorno a te, mi riferisco ovviamente agli sportivi e ai giornalisti condannati piacevolmente a seguirli. Eccoci qui vicini al centro commerciale degli Orsi, la pioggia scende copiosa, come sempre qui a Biella, entri in campo le luci del Forum sono accese c’è stato allenamento, Cancellieri ha messo a punto la squadra che domani scenderà in campo contro Caserta, è una partita senza pathos in teoria, ma ci tiene il coach, e si vede e si sente, a salutare il pubblico biellese con una vittoria, una sorta di viatico per la prossima stagione estiva, ma anche un ringraziamento per il supporto incessante manifestato nel corso dell’anno. E’ un allenatore sempre disponibile Cancellieri incline alla battuta, scherza e cerca di metterti a tuo agio, ma quando parla di basket esce tutta la sua competenza  e la sua capacità. Analizza le partite tecnicamente, sciorina giudizi e dettami sportivi, capace come pochi di una disamina analisi completa, una risorsa per Biella e per l’Angelico, cresciuto alla corte di Ramagli e nella stessa Biella. Teramano di nascita ma biellese d’adozione si confessa al nostro Mp3 liberamente, ne approfittiamo per analizzare annata e prospettive future.

1)      Coach Cancellieri obiettivo raggiunto con l’Angelico e soprattutto senza troppa fatica, i più e i meno della stagione

Io direi con meno fatica degli altri anni aspetto che dobbiamo comunque sottolineare, annata nella sua complessità positiva, non dobbiamo soffermarci sulle ultime partite, quelle più avare di risultati ma l’obiettivo è stato raggiunto. Il fatto positivo di avere avuto tanti giocatori di talento e di aver prodotto un grande inizio di campionato che ci ha dato l’opportunità di affrontare in maniera più tranquilla il girone di ritorno. Con Chrisykopoulos  in più avremmo potuto essere maggiormente competitivi e forse avremmo vinto qualche partita posizionandoci  in una fascia più alta quella che ci compete, però è giusto che ci prendiamo gli onori della salvezza fatta in questo modo, sette eravamo e sette siamo rimasti e questo ci ha dato orgoglio

2)      Unica squadra a non cambiare mai in corsa ma non sarebbe meglio fosse così per tutti con un'unica finestra di mercato a metà stagione



Se tu facessi questa domanda a tante altre squadre che si sono salvate proprio stando sul mercato ti direbbero di no mentre io per converso, quest’anno sarei propenso a darti ragione, dietro al mondo della pallacanestro c’è un gran lavoro e ci sono dei rischi calcolati e forzati. Però, secondo me le squadre più solide, che possono sbagliare  qualcosa in estate,  devono avere un aiuto per riparare a determinati errori quindi è bene che il mercato rimanga aperto, potrebbe servire anche a noi e anche a tutti. D’estate ti puoi permettere errori importante è che le società siano solide dal punto di vista economico.



3)      Le partite che ti hanno emozionato di più tatticamente e dal punto di vista del risultato direi banalmente Bologna e MIlano in casa e Venezia in trasferta



Quella di Venezia è stata una partita in cui la squadra si è applicata alla perfezione  e tu l’hai citata non a caso,  partita perfetta, quella con Cremona è stata un'altra partita in cui la squadra ha fatto tutto alla perfezione e lo stesso con Roma in casa



4)      Potessi ritornare indietro rifaresti tutto ciò che hai fatto ?

Alla fine dell’anno hai fatto talmente tante riflessioni che è indubbio che qualcosa avrei cambiato sicuramente. A livello di squadra e di staff abbiamo lavorato bene, poi nei dettagli ci vuole un pizzico di intuito e di fortuna dei giocatori nelle ultime azioni. Perché noi secondo me abbiamo peccato in quel momento e non nella partita in se perché si è giocato sempre con grande applicazione.



5)      Anche se non ti chiedo giudizi sui singoli quali sono state le caratteristiche dei singoli che ti hanno maggiormente impressionato?

Pullen mi ha sorpreso e molto, è un elemento dell’89 che ha un cervello cestistico più elevato  rispetto alla sua età, capisce di pallacanestro, tira fuori dal cilindro delle cose imprevedibili, gli manca solo un po’ di esperienza se vuole continuare  a giocare in Europa deve mettere solo un po di esperienza e fisicità. Coleman mi ha sorpreso con  l’energia, una fisicità che è esplosiva e continua nell’energia che nell’ultimo quarto riesce a fare un coast to coast in tre secondi, oppure a recuperare un rimbalzo importante. Di Dragicevic e Miralles la solidità sia di cervello che sotto canestro.



6)      Biella deve puntare sui giovani ma quanti potranno avere continuità nella massima serie e quanto avrebbero invece bisogno di esperienza magari in A2 ?

Tutte e due le cose, sicuramente quest’anno ne abbiamo tanti di giovani: Laganà, Lombardi, Magarity e De Vico alcuni potrebbero essere aggregati alla prima squadra altri invece provare a mettere minuti e campo in A2. Bisogna individuare chi ha bisogno dell’ultimo passo e chi deve essere gettato nella mischia.



7)      Prossima stagione  cosa ti aspetti dalla società ?

Di essere sempre la stessa, Biella viene contraddistinta dal fatto di avere le idee chiare per tutta l’estate e nel corso della stagione e quindi al di là dei giocatori che si prendono e degli allenatori chiamati a gestire  al di là di tutte le variabili che questo sport propone, Biella non cambia mai. L’unione tra l’elemento societario e l’ambiente esterno se è sempre la stessa è un valore aggiunto che ti consente di fare sempre grande risultati



8)      Messaggio ai tifosi ?

È retorico Biella è uno dei pochi posti dove c’è passione infinita, nulla è cambiato negli ultimi sei anni quando io sono arrivato, c’è ancora la stessa gente in curva,  sui tamburi,  con il microfono, la gente al di là dei risultati cestistici ti sostiene e lo fa in campo, nei bar, in pizzeria durante la settimana o quando ti incontra per strada. Hanno grande passione e umiltà non è gente pretenziosa, accetta se la squadra si sbatte e hanno la dignità di rappresentare una squadra che da loro delle soddisfazioni



9)      Hai un motto ?

Un motto non c’è l’ho, io provo sempre a cambiare per fare l’allenatore, avere una linea e seguirla non sempre è positivo, il cambiamento  è fondamentale



10)   Ma quando avevi detto Meglio magna che esse magnati ?

(ride di gusto ) Ah ma questa l’avevo rubata a Ramagli Ramagli è un tipo simpaticissimo, è un allenatore carico di motti



Ci alziamo ci stringiamo la mano, non prima di esserci salutati per la partita del mercoledì, la mente di Canc è già proiettata a come fermare Andre Smith, ma la simpatia quella non manca quando continua a ripetere basketinside,  un mantra perché anche lui è come noi e poi ci saluta guardando il cielo con una battuta “per essere novembre fa decisamente caldo”



Beppe Rasolo

Nessun commento:

Posta un commento

Briganti la serie Netflix che si ispira alla storia del Brigantaggio meridionale

Pietro Fumel  Le fiction storiche da sempre mi attirano e su Netflix mi sono lasciato trascinare a guardare quella dedicata al brigantaggio ...