lunedì 13 gennaio 2020

Un secolo fa la Maginot per fermare le guerre



1928 a gennaio venne dato il via alla costruzione più inutile della storia. Dopo dieci anni dalla fine della prima guerra mondiale, i francesi, preoccupati dai tedeschi, anche se erano ridotti ai minimi termini ma nel dubbio che prima o poi una frontiera andasse fatta e provati dalla carneficina delle fortezze attorno a Verdun diedero il via il via alla Linea Maginot. Una linea fortificata fatta di casematte, di munizioni, di vedette di cannoni dal calibro improponibile, una linea insomma impenetrabile. Ma la storia non si ferma coi numeri con le mura e con le difese, il progresso anche nel settore delle armi di fatto rese vecchia quella costruzione ancora prima di renderla operativa. I paracadutisti, gli arei i bombardamenti e le armi non convenzionali di fatto ne decretarono la fine. E si badi anche se fosse stata costruita fino al mare non avrebbe arrestato le truppe corrazzate di Guderian. Un paradosso forse ma c’è un significato molto profondo, che vale in tutto in guerra e anche nella società civile sempre pensare fuori dagli schemi si riuscirà ad arrivare prima degli altri. Lo aveva detto Von Clausewitz un tedesco ben prima degli altri, lo riproposero più di un secolo dopo e per assurdo i tedeschi quando smisero di pensare in modo alternativo persero. Un esempio Creta la guerra aerea e i paracadutisti furono l’apice del successo della Wermacht, ma spaventati dalle perdite ricevute i tedeschi abbandonarono la guerra aerea ripresa dagli americani (82 divisione airborne) che così ebbero la meglio in Normandia

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