martedì 27 maggio 2014

Il Ballottaggio Pippo vs Seedorf

(fonte skysport)

Le elezioni ci hanno accompagnato per l’ultimo mese, comizi, proposte, proteste, promesse, volte a ricostruire un rapporto di fiducia tra eletto ed elettore, ma non di soli comizi elettorali si vive, anche lo sport ha i suoi riti, le sue proposte elettorali in vista di una campagna che si concluderà con l’insindacabile giudizio del campo. Il Cavaliere, che ha costruito le sue fortune sul mondo del calcio: storica la sua battuta, mi sembra, con un capo di governo straniero: “ma lui quante coppe dei campioni ha vinto “ ultimamente non ne ha azzeccate molte. Investimenti cospicui, poi immediatamente ritirati, hanno prodotto la miseria negli ultimi sette anni di qualche successo nazionale e poco più. Le casse pur risparmiando e capitalizzando sono sempre più desolatamente vuote. La dicitura di vincenti nel mondo è stata opportunamente ritirata in attesa di eventi migliori, mentre le truppe spagnole maramaldeggiano in Italia e in Europa come ai tempi di Carlo V (e non stiamo parlando di Ancelotti che ha messo in carniere la sua quinta Champions da allenatore e giocatore), la squadra si guarda intorno alla ricerca di stimoli. Preso Agazzi a cui speriamo non si affianchi Amauri per un assonanza decisamente inopportuna, va rifondato il tutto. Ma la rifondazione non si fa solo cambiando nome ai protagonisti, ma con una seria programmazione che faccia intravedere un percorso. Mentre l’assetto societario sta delineando una struttura molto legata al Marketing e all’uso del Marchio, complice l’ingresso di Lady B. La parte tecnica lascia a desiderare. Aver chiamato Clarence è stata una manovra giusta e corretta contro le secche in cui si dibatteva il progetto allegri, con le scarne motivazioni dei giocatori, una rosa chilometrica, e un progetto di squadra decisamente vetusto, l’olandese poliglotta ha dato una speranza diversa. Le idee innovative che Clarence avrebbe voluto immettere andavano testate in modo diverso e probabilmente necessitavano di un annata intera. Il carattere ha fatto il resto: due galli nel pollaio non possono restare, ma mentre questo gli veniva chiesto sul campo, in esterna è stato poco apprezzato. Gli episodi delle frittata, della conferenza stampa sono sintomatici di un rapporto mai decollato. Tutto sembra quindi pronto per Pippo, due anni alla Primavera, un feeling mai interrotto con i tifosi, l’amuleto dell’area di rigore, tutti elementi per portare entusiasmo, purtroppo solo con quello non si vince e se non immetti forze fresche difficile puntare in alto. La riprova entro il 31 agosto serve un acquisto importante per ruolo (top player come Dzeko, Arshavin, il portierino dell’Udinese e un centrale di grido) e poi bisogna sfrondare la rosa cedendo giocatori in sovrannumero. Ci riusciremo ??? La deadline è il 31 agosto

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