domenica 17 marzo 2013

Tempo da lupi la Scandone resiste a Biella 77 a 72 e conquista la salvezza


 

 

Il verdetto se non è quasi definitivo poco ci manca, vittoria che vale doppio per Avellino che mette sei punti tra se è Biella e veleggia, in virtù delle ultime prestazioni in una posizione più tranquilla. Partita strana con Avellino che domina il secondo quarto ma che poi subisce la rimonta di una stratosferica Biella nel terzo. Il quarto invece è il periodo dei rimpianti per Biella, tre sanguinose palle perse nel momento topico consegnano ad Avellino il match. Due giocatori su tutti Dragovic per Avellino decisamente immarcabile autore di sette triple su nove tentativo e un immenso Kevin Pinkney 30 punti e 42 di valutazione, se ci fosse stato per Biella fin dall’inizio chissà quale sarebbe stato il campionato per i lanieri

 

C’è tensione, c’è sfida  il Palazzetto si riempie solo la curva gialla dove di solito stazionano i tifosi ospiti non è al completo anche se un rumoroso gruppo di supporter dei lupi si fa sentire. La Curva Barlera vestita a festa: (..) tu non sarai mai sola (..) cosi scrivono e cantano i tifosi, è il tempo della grandi emozioni e c’è bisogno del sostegno di tutti. Cancellieri schiera Johnson, Tsaldaris, Rochestie, Jurak e  Mr Pretty in pink Kevin Pinkney mentre Pancotto risponde con Richardson, Dean, Spinelli, Ivanov e Biligha. Prima palla per Biella e Pinkney dimostra di esserci segnando lui il primo canestro per Biella a cui risponde subito Spinelli l’ex che vuole vincere. L’anima di questi primi minuti è quella di Pinkney stoppa segna fornisce assist per cinque minuti va tutto bene Biella avanti ma Avellino non molla, con il secondo fallo di Pinkney Cancellieri è costretto a levarlo e i rincalzi non sono all’altezza Biella fa fatica e la responsabilità dei tiri diventa pesante. Johnson non pervenuto in questi primi minuti, mentre dall’altra parte Pancotto è più fortunato con i cambi dopo il primo tempo il cronometro dice Biella sotto di due, ma forse l’inerzia del match ha preso un'altra piega. Prova ne sia che al rientro dopo il primo intervallo c’è uno scatenato Dragovic che fa letteralmente impazzare i marcatori biellesi  3 canestri dalla lunga consegnano il primo vantaggio consistente per Avellino che via via si incrementa sempre più fino a toccare il più 19 per Avellino. Gli irpini sovrastano Biella sui rimbalzi sulla palle recuperate e un fantastico 73% dei tiri dalla lunga. Se Biella vuole vincere e raddrizzare la partita deve cambiare registro

La strigliata di Cancellieri deve essersi fatta sentire Biella grazie a Jurak apre un parziale di nove a zero  dopo soli due minuti il terzo è un quarto tutto a tinte rossoblu, Ivanov commette falli a ripetizione, Pinkney è immarcabile. L’intensità è quella giusta Biella torna sotto il vantaggio della Scandone si assottiglia. Ci pensa il solito Dragovic a togliere le castagne dal fuoco per Pancotto, ma l’impressione è che con dieci minuti ancora da giocare ci sia tutto il tempo per la remuntada. Invece negli ultimi dieci non c’è più l’intensità di quelli precedenti si forzano i tiri, si soffre si perdono palle importanti. Il punteggio si dilata ancora sulla doppia cifra. A cinque dalla fine Biella è ancora sotto di sette poi suona la carica Rochestie per lui alla fine venti punti, si arriva anche al meno tre, ma qui avviene l’impossibile due palloni necessari per impattare si perdono nei corridoi del palazzetto letteralmente buttati via. E con questi vanno via anche le speranze per Biella di vincere la partita. E adesso si fa maledettamente dura. Il silenzio con cui il pubblico accoglie la fine del match vale più di una sentenza

 

Angelico Pallacanestro – Sidigas Avellino  72 – 77 ( 17 – 19; 27 – 46; 53 – 59)

Angelico Pallacanestro Biella  Jurak 9; Renzi n.e., Raspino 0, Laganà 2; Rochestie 20; Mavunga 4; Johnson 6; Uglietti n.e.; Amoruson.e.; Tsaldaris 1; De Vico n.e.; Pinkney 30. All. Cancellieri

Sidigas Avellino Hunter5; Brown 7; Biligha 2; Richardson 12; Spinelli 11; Ivanov 2; Tammaro n.e.; Crow n.e.; Dragovic 25; Riccio n.e.; Dean 13. All. Pancotto
 
 
Jurak 7 il solito leone sotto canestro e gran motivatore la riscossa nel terzo quarto parte da lui e lui è il solo che fa scattare l’applauso alla fine anche se si è perso. Leone
Renzi: n.p. rimane misteriosamente in panchina e non fa parte della pugna eppure questa sera la sua presenza sotto canestro sarebbe stata necessaria
Raspino 5,5 c’è entra ma non si vede ai margini del gioco non dà quello che ci si aspetta da lui che era un alfiere del tiro dalla lunga distanza
Laganà 6 una fiammata e poco più
Rochestie 8 decisamente in partita questa volta è determinante e fa quello che gli chiede il coach. Continuo
Mavunga 5,5 è tornato il solito fantasma timido nell’approccio e poco reattivo
Johnson 4 se Biella perde il treno della serie A questa sera è decisamente merito suo, non segna per poter quarti non incide dalla lunga e sbaglia i passaggi decisivi. Determinante
Tsaldaris 6 solo un punto ma tanta tanta gavetta per portare acqua a Biella purtroppo non basta
Pinkney 10 manca solo la lode per mr Pretty in pink stratosferico con percentuali realizzative da urlo, se fosse arrivato prima la classifica dell’Angelico sarebbe sicuramente diversa, peccato non averlo avuto prima. Devastante
Cancellieri 6,5 l’assenza di Soragna si fa sentire ma non è l’unico che manca, si dispera nei passaggi fondamentali e probabilmente si chiede cos’è successo nel secondo quarto. Sconsolato

 

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