lunedì 4 marzo 2013

La teoria degli assoluti

A distanza di una settimana dal cosiddetto terremoto elettorale provo sinceramente un certo disgusto, pensavo che la campagna elettorale fosse finita, il risultato, le querelle e la presenza di una legge elettorale folle consegnano il nostro paese non solo all’ingovernabilità, ma anche al più bieco dei populismi totali. Non si riesce a comprendere quale sia il futuro. O per lo meno appare certo che con questa situazione nessuno ha i numeri per governare. Allora come muoversi, il pallino è in mano al partito Democratico, che dovrebbe presentarsi alla Camera con un programma di minima realizzarlo e poi tornare alle urne. Il nuovo che avanza è decisamente imbarazzante e non solo per un certo dilettantismo che emerge e soprattutto con quello che è un consegnarsi all’ennesimo uomo forte – ma gli Italiani se non inseguono quello che grida più forte proprio non riescono a  farcela ?? – che detta tempi e ritmi più personali che altro. Che per farsi sentire ha dovuto vomitare centinaia di epiteti e che ha creato truppe di accoliti che viaggiano nella teoria dell’assoluto, solo io ho ragione, si fa come dico io perché sono depositario della verità. Sinceramente io preferisco la discussione e posso anche pensare che attraverso la stessa, la democrazia sia più compiuta. I partiti sono il sale della democrazia e per un fiorito e un lusi ci sono centinaia di migliaia di piccoli attivisti che lavorano concretamente su idee e programmi. Credo che il ruolo del partito democratico, che ha una storia alle spalle, onesta e chiara, sia quella di riappropriarsi di temi forse dimenticati ma che fanno parte del nostro DNA . Lavoro che deve essere un diritto, ma anche un opportunità e un occhio di riguardo al fisco e alla piccola impresa contro la burocrazia non solo romana, ma dei palazzi questa la nostra battaglia. Senza inseguire false chimere e soprattutto discutendo con tutti. Mi sono francamente stufato di queste contumelie contro Berlusconi e Grillo e le loro querelle contro tutto e tutti. Guardiamo in faccia ai problemi reali. Come quelli contro cui si è trovato a lavorare il sindaco di Parma e che mi risulta non abbia risolto anzi…..

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