sabato 18 agosto 2012

La guerra dei poveri


Siamo in guerra ci ammonisce il nostro presidente del Consiglio, una guerra civile verrebbe da dire visto che il nemico è interno, un sacco di gente che non paga le tasse, si parla di sommerso, di 15 milioni di evasione, le categorie che evadono son sempre quelle, i professionisti , di  ogni settore ordine e grado. Se i dati sono certi dovrebbe essere facile colpire il delinquente, invece i dati come al solito previsionali hanno una certezza che poi svanisce sotto il profilo delle verifiche. L’unica certezza è che i servizi costano sempre di più, e la qualità degli stessi sta andando a rotoli. Mi domando se mai la classe dirigente di questo paese sa di cosa sta parlando. Se non diminuisci la ganascia fiscale non aumentano i consumi se non dai delle opportunità a guadagnare saranno sempre e solo gli stessi. La benzina, aumenta i pedaggi sono alle stelle, la gente non va in vacanza o se lo fa è modello mordi e fuggi. C’è un dato incontrovertibile che dovrebbe far pensare se tu guardi i tabelloni pubblicitari in qualunque città ti trovi li vedi desolatamente vuoti, se le aziende non investono in comunicazione e promozione, il rischio recessione è quanto mai latente. C’è una distanza sempre più ampia tra servizio pubblico ed enti pubblici ed economia reale quando si cercherà di guardare in modo coerente a un progetto di sviluppo ?? Ci vuole poco, un impegno preciso dai nostri governanti, controllo corretto e reale ma senza eclatanti proclami e poi azione ma non verso le banche e a sostegno della finanza che non concede crediti ma verso il paese reale. Solo così si recupera credibilità

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