domenica 26 febbraio 2012

La sottile linea bianca

La partita di ieri sera mi spaventava prima di giocarla, perché avevo paura che la squadra di Venaria la affrontasse come le altre due che aveva giocato quest’anno con grinta e con intensità e invece poi alla fine scopri che con la classe operaia dei Robinho e dei Nocerino potevi persino vincerla e sovvertire definitivamente le sorti del campionato. Le mille e più grida di Conte e compagnia di via Marconi invece hanno dato alla Vecchia Signora quel grip che erano anni che non si vedeva più: capacità di picchiare senza essere visti, urla in continuazione (che peccato vederle fare da vecchi compagni di strada come Borriello e Pirlo) e sviste clamorose arbitrali – il tap in di Muntari (a proposito grazie Moratti) mi ricorda Brema  (il guardalinee si chiamava, nomen omen, Fortunato se vedo) e Belgrado (Van Basten dentro di due metri). Due sfide in cui le giacchette nere fecero di tutto per farci perdere, ma sappiamo come andò a finire. A forza di urlare qualcosa arriva e presumo che da oggi Conte non avrà nulla da ridire sugli arbitri. Poi a fronte di un fuorigioco millimetrico si fanno i paragoni e due errori e tutto come prima. Eh no cara Stampa e cara Juve non è lo stesso metro. Andare sul due a zero con una squadra che si deve scoprire, con un Robinho in forma, poteva aprire la goleada. Quando le sfide con la Juve sono per un posto che conta non sono mai regolari dal 1973 in poi, ma dobbiamo essere forti e proseguire nella nostra strada consapevoli che il destino è nelle nostre mani. E importante sarà vincere e convincere fin da sabato prossimo a Palermo, campo difficilissimo,con un Ibra in più con questo Robinho e magari con il rientro di Aquilani e il Boa possiamo ancora farcela. Pato ? no basta non credo che c’entri più con questo progetto, lo ha dimostrato per l’ennesima volta, e se ieri sera ha subito l’ennesima “distrazione muscolare” allora lasciamolo al suo destino parigino. Un ultima postilla ma il quarto uomo mentre guarda la partita non può essere collegato con un collega che guarda la tv e dà in tempo reale la situazione, così facendo almeno goal regolari e altre amenità non sarebbero carne da giornale e da dibattito e anche la maledetta linea bianca non sarebbe che un altro tassello di un grande spettacolo: quello che ha fatto il Milan ieri sera

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