venerdì 13 agosto 2021

Una fine necessaria ?


 

“Hiroshima fu la sigla di inizio del nuovo mondo, mentre scorrevano i titoli del drammatico film precedente. Fu sganciata a guerra finita, praticamente, quando il Terzo Reich era già crollato, i dittatori erano morti, l’Asse si era spezzato, il Giappone stesso era in ginocchio e andava verso una onorevole resa (cit.)

Questo scrive il buon Veneziani in un fondo dedicato alla fine della seconda guerra mondiale e seppur in passato ho condiviso alcuni suoi scritti, su questo mi permetto di dissentire, perché forse in maniera semplicistica chiude il capitolo Giappone seconda guerra mondiale come una guerra ormai finita e fa un errore. La bomba atomica, nella sua accezione, è il fiore all’occhiello di una generazione che sperimenta. In realtà non fu così, perché prima di tutto, come avevano dimostrato le battaglie di Iwo Jima e Okinawa, per i giapponesi non esisteva l’onorevole resa ma solo una morte onorevole. Poche decine di soldati giapponesi furono catturati vivi a Jwo Jima e anche a Okinawa non andò meglio. Fece più morti di Hiroshima il bombardamento di Tokyo del marzo 1945 con bombe incendiarie volute da Bomber Harris e per finire la seconda guerra mondiale, una stima e calcolo delle perdite americane, dopo Okinawa, gli americani prospettavano di sacrificare mezzo milione di soldati per invadere il Giappone. L’estrema ratio su la bomba H per piegare la resistenza dell’imperatore e della casta dei generali nipponici. Tutto li. La guerra il Giappone l’aveva persa a Midway il 4/6 giugno 1942 quando la sua flotta fu sconfitta, gli scontri successivi con le risorse ridotte al minimo per gli uomini del Sol Levante erano di fatto una lunga agonia. Proprio nell’ottica di evitare più scontri e sacrificare vite gli americani attuarono la tattica del cavallo a scacchi investendo un isola su tre e tagliando i rifornimenti alle altre. Hiroshima certamente ha aperto un nuovo mondo di paure e di tensioni, ma fu quasi un atto dovuto per mettere fine a una follia che aveva generato 65 milioni di morti. Una sorta di epitaffio sulle guerre future e che invece creò solo tensione.

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