domenica 13 settembre 2020

Il grande incendio di Mosca - 1812


La storia come ben sapete si ripete sempre immutabile e l’uomo come al solito sbaglia. Napoleone al culmine della sua apoteosi per motivi di grandezza e di prestigio, cerca il colpo di gran classe, quello che può schiudergli gli allori futuri. Ma come in una mano di poker l’All in che egli si gioca sul piatto russo lo lascia letteralmente in braghe di tela e lo porta alla rovinosa sconfitta e all’oblio dai fasti che lo avevano portato sul tetto d’europa. La grande Armee invade la Russia il 24 giugno, Hitler oltre un secolo dopo anticiperà solo di due giorni. Arriva a Mosca dopo l’ultima battaglia di Borodino del 7 settembre, ma proprio il 14 di quel mese scoppia l’incendio che distruggerà oltre 6000 case di Mosca fatta eccezione del Cremlino; da li la ritirata oltre un mese dopo, troppo tardi. A migliaia moriranno di stenti, di freddo, oltre 400.000 uomini e i migliori ufficiali francesi, della truppa fanno parte anche 32.000 italiani gli antesignani degli Alpini del 1942/43 anche loro costretti alla ritirata. Una storia ciclica che si ripete e che si ripeterà ma che lascia ai posteri nomi di luoghi, di eventi che hanno forgiato la nostra storia

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