domenica 5 aprile 2020

Ripartiamo a settembre



Mentre il mondo dello sport continua a procrastinare giustamente i propri eventi a tempi migliori dalle Olimpiadi al Giro d’Italia, il mondo pedatorio europeo si distingue per un incredibile ignavia dei problemi di salute dei suoi adepti e discute di ripresa di titoli di coppe e di affari. Un vero peccato che gli interessi, quelli si milionari, siano presi sulla pelle di tutti, tifosi compresi. Un anno di stop comprensibile con successivo congelamento di campionati e traguardi finali sarebbe la soluzione più corretta, invece chi dirige il circo mediatico preme e spinge per riprendere spinto da evidenti interessi. Costa tanto rimandare tutto settembre? costa tanto prendere una decisione che riguarda anche tutto il settore con le serie inferiori? e soprattutto quali misure si possono prendere a favore delle mille e più società dilettanti o ai limiti del professionismo – penso alla serie C - che sopravvivono grazie all’opera indefessa di dirigenti e volontari. Il coronavirus se ha sconvolto le vite di tutti sicuramente cambierà anche le abitudini del calcio a 11 o almeno questa è la speranza, calmierazione dei prezzi, una migliore organizzazione sia della parte sportiva che di quella sociale questa varrebbe più della vittoria di una Champions. Sarà così ?

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