E’ stato il mantra degli ultimi
anni, quasi che non esistesse altro Dio di allenatore che fosse in grado di
capire i dettami del buon gioco se non aveva prima indossato i colori rossoneri.
In principio fu Ancelotti per cui fu sbolognato in fretta l’imperatore Terim, e
poi via a cascata tutti gli altri Leonardo, Seedorf, Gattuso, Inzaghi, Brocchi
e tra i Dirigenti Boban e Maldini. Ma non sempre calcare il prato magico di San
Siro in pantaloncini corti garantisce il tocco magico sulla panca. A questo
sono arrivati in pochi Capello prima di Ancelotti ha avuto ugual fortuna Liedholm
per la gioventù e forse sarebbe stato bello vedere Trapattoni sulla panca del
Milan oltre agli esordi. Allenare è un mix strano di tecnica di gioco, capacità
organizzativa e gestione dello stress. Se guardo ai grandi successi del Milan
degli ultimi trent’anni e penso al prossimo futuro vorrei avere forse un
allenatore vero e non un campione del passato, apertura a Rangnik penserà
qualcuno, forse si. Credo solo che sia giunto il momento di voltare pagina, non
confrontarsi sul passato ma aprire un nuovo corso. Solo così si svolterà
sabato 18 aprile 2020
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