venerdì 6 febbraio 2015

Luci a San Siro .... che si spengono


E’ la viglia di una partita che qualche anno fa mi avrebbe regalato emozioni  e sensazioni , oggi non è più così. Un disamore per i colori rossoneri non è determinato da sconfitte o dalla lontananza dalla parti nobili della classifica, può capitare di navigare nelle retrovie e in fin dei conti la vetta manca poi solo da quattro anni, non un eternità. Quello che manca oggigiorno ai colori rossoneri è un cuore, la speranza, la grinta nell’affrontare le partite, la voglia di giocare e quella di contendere fino alla fine la vittoria alla squadra avversaria. La società è assente, e non è acquistando, credo a casaccio, un numero improponibile di giocatori che rimetti in sesto una squadra. Il mercato di riparazione dovrebbe avere delle regole come al fantacalcio, un solo acquisto per ruolo, forse così si rimetterebbero in sesto bilanci e squadre. Cambiare una decina di giocatori vuol solo dire che hai sbagliato a fare la squadra a giugno, e allora, dovresti prendere atto che hai fallito traendone le conseguenze. L’ultima volta che sbancammo Torino c’ero in curva a godermi il gioco di una squadra che aveva un filologico e aveva un super Ronaldinho a gestire l’attacco e dall’altra parte c’era un team che non aveva un gioco. Com’è strano il mondo ora siamo a parti invertite. Per cui il risultato di domani sarà purtroppo per i colori rossoneri scontato e pesante. E mentre nella mente scorrono le musiche di Vecchioni “luci a san siro”, il pensiero corre inevitabile al maggio 2016, quando alla Scala del Calcio ci sarà la finale della Champions. Sarebbe stato bello provarci, almeno questo una volta si poteva fare,  invece già a settembre sulla dimensione continentale ci saranno per noi i titoli di coda.  

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