E’ il giorno del derby, la
tensione c’è, ed è del tutto naturale che sia presente, il vento dei risultati è
girato, la squadra ha più personalità, sa che il campionato è difficile, ma
possiamo giocarcela con tutti senza alcun timore reverenziale. Com’è distante
la trasferta di Pesaro con una squadra abulica che incassava la bellezza di
sette reti. In più sul registro infortunati la casella è vuota, oggi anche
Garbo fa parte del gruppo, abile e arruolato e pronto alla bisogna. L’unico che
fa i capricci è il tempo che ha flagellato la nostra regione negli ultimi dieci
giorni. Il Tanaro è gonfio ma non promette disastri quasi che voglia anche lui
assistere a quello che avviene a poche decine di metri. Il gruppo dei tifosi
ospiti è numeroso, ma è un tifo composto a favore della propria squadra,
nessuna barriera distingue i due gruppi di tifosi, e questo è il bello del
calcetto, anche in tribuna stampa ci si divide lo spazio con i colleghi ospiti –
ognuno tifa per i propri colori è naturale ma con il giusto piglio. Pronti e
via e Fisco ci ricorda che il 16 novembre è tempo di F24; al Palasanquirico la
tassa deve essere pagata e nemmeno venti secondi bastano a lui e Maschio per
infilare l’incolpevole Mastrogiacomo. La partita poi nel primo tempo è un
monologo astigiano, poche le sortite dei cuneesi, il pressing di Edu e compagni
è preciso e determinato Tropiano è chiamato poco a sbrigare impegni. Più
sollecitato quello degli ospiti ma nemmeno troppo. Partita differente rispetto
al roboante 5 a 4 di Milano. Ma è nella ripresa che cambia la musica il due a
zero di Edu sveglia Caramagnola che alza il ritmo e pressa l’Astense. Mastrogiacomo
diventa portiere di movimento a tutto campo e si alza la pressione, qualche
sbaglio di troppo sotto porta dei vari Gomes, Tipau e poi Giuliano sblocca il risultato
e si va sul due a uno. Fioccano i falli – alcuni gratuiti - da ambo le parti e
anche le ammonizioni (Cannella e Celentano diffidati salteranno la prossima
trasferta) e ci sono due tiri liberi. Tropiano è miracoloso sul suo,
Mastrogiacomo altrettanto su Modica e si va avanti. Si soffre in tribuna con la
paura di veder svanita la vittoria poi ci pensa lui sua maestà Edu con un
pallonetto d’epoca che uccella il portiere ospite a 50 secondi dalla fine. E’
il sigillo della vittoria e della terza impresa. 9 punti prima della sosta
(Lotta lo aveva predetto) 20 reti realizzate e 32 subite, ma soprattutto settimo
posto in classifica. Per una squadra che aveva smarrito la via a inizio
stagione è un bel risultato, ora il meritato riposo prima di chiudere con 4 partite
importanti. Girare con qualche punto in più al termine del girone d’andata
vorrebbe dire godersi una buona annata.
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