sabato 18 gennaio 2014

Astense 30 e lode ma che duri i Bassotti


Ci sono giorni in cui non tutto sembra filare per il verso giusto, un dettaglio, un evento imprevisto, un fischio, una impercettibile deviazione possono cambiare il destino di un azione, di un lavoro e di una partita. Che quella contro i Bassotti non fosse una partita come le altre lo si era intuito e non solo per i corsi e i ricorsi storici. I tabù sono fatti per essere sfatati. Ma alle volte il destino si accanisce e quindi un ammonizione un po’ frettolosa in casa ti impedisce di avere a tua disposizione un uomo che con le sue giocate avrebbe potuto scardinare il gioco avversario. E’ stato un match duro molto ostico; i Bassotti hanno attuato la classica partita che le squadre impostano contro la libertas, aspettare per punirla in contropiede o sulle ripartenze. La palestra di Druento è piena anche se le tribune ristrette mettono il pubblico al limite del campo. Buona la presenza astense che ha voluto seguire in trasferta la squadra. Fischio d’inizio dedicato doverosamente al compianto Simone con un minuto di silenzio, ed è un immagine toccante e sincera al tempo stesso. La partita stenta a decollare c’è tensione in campo e per i primi cinque minuti la palla viaggia in esterna ma non si riesce a dare profondità I fischi della terna puniscono l’Astense che si trova in pochi minuti con già quattro falli a carico. La libertas però ci crede e mano a mano prende il sopravvento con l’unica arma che può debellare i torinesi: la velocità. Maschio apre per Cannella che fa un dribbling dei suoi mette a sedere il portiere e insacca nell’angolino basso, sembra l’inizio verso l’ennesima cavalcata, ma stranamente la squadra si affloscia per qualche minuto, il tempo necessario a Perino per chiudere una diagonale e insaccare a porta vuota. Ma quando il gioco si fa duro i campioni emergono Fiscante oggi determinato come non mai, l’aria del derby gli fa bene, con un azione perentoria e prepotente semina il panico in area e riporta in vantaggio la squadra. Sembra l’approccio giusto Maschio da quindici metri lancia una sassata che solo il palo respinge. Sul tremolio di quel palo si spegna l’Astense dei primi minuti, scampato il pericolo i Bassotti si riversano all’attacco pressando come dei dannati e in una ripartenza fulminano Tropiano con una sassata che il buon Erik riesce solo a smorzare. Tutto da rifare ma ci si mettono pure gli arbitri che invece di fischiare un fallo a favore di Cannella invertono la punizione e ammoniscono Joelson. E’ il sesto fallo, tiro libero. Si trattiene il respiro ma Erik sventa la minaccia da par suo, così come pochi secondi dopo quando viene concessa una punizione per fallo da 4 secondi. Il thè caldo dell’intervallo scuote gli alfieri dell’Astense che nella ripresa dominano da par loro il campo manca il guizzo finale ma quattro legni sono li a testimoniare che un pizzico di buona sorte in più non avrebbe guastato. Invece alla fine non resta che la recriminazione per aver perso due punti che avrebbero fatto comodo. Però a commento della stagione fin qui disputata non possiamo che soffermarci sul ruolino di marcia della squadra di lotta. 13 giornata (ahia) 9 vittorie 3 pareggi per un totale di 30 punti. Primo posto in coabitazione con il forte Bra. Se qualcuno lo avesse detto tre mesi fa ci avremmo creduto ?? Onestamente no!. Quindi facciamo un plauso ai ragazzi, al loro impegno, a coach Lotta per quanto fin qui dimostrato e stringiamoci alla squadra chiamando a raccolta i nostri tifosi e il nostro pubblico. Le prossime due si giocano in casa e saranno decisive per il nostro campionato. Fino alla fine Libertas Astense

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