domenica 21 aprile 2013

Gita al Forum per Biella che si difende con dignità 85 - 67


Partita senza storia, Milano per allenarsi e per ritrovare fiducia dopo la scoppola di Varese e Biella per onorare un campionato dopo però aver perso per esigenze di bilancio la sua punta migliore Kevin Pinkney volato a Trebisonda alla ricerca della gloria. Un improbabile maglia verde su cui è difficile intravedere i nomi dei giocatori è l’elemento a sorpresa di Milano. Biella nella consueta casacca bianca. Cancellieri si affida a un inedito quintetto stante le assenze con Jurak, Mavunga Rochestie, Raspino e Johnson, mentre Scariolo punta su Radosevic Green Gentile Fotsis e Langford, Partenza lenta segna subito Radosevic dalla linea della carità e poi sale in cattadra per Biella con due tiri forzati ma a segno Johnson che danno il vantaggio, effimero per Biella, ci pensa poi Gentile a indirizzare la gara con un parziale personale di cinque punti a cui poi si aggiungono Langford e Radosevic che costringono Cancellieri a chiamare il time out e a mescolare le carte. Jurak interrompe il digiuno per Biella ma oramai la partita è ben indirizzata Gentile alterna belle giocate a errori strani ma l’assist per Radosevic che inchioda una superba azione è da spettacolo puro, Laganà da un po’ più di brio, entra anche il nuovo acquisto di Milano Biella cerca di rimanere aggrappata un pigro Fotsis commette fallo su Renzi in entrata ma il lungo biellese non sfrutta il gioco da tre punti mentre il finale del primo quarto è un bombardamento dalla lunga a Rochestie risponde Fotsis per il 21 a 12 con Johnson che spreca l’ultimo possesso. Si riparte con Melli al posto di Fotsis e una leggerezza di Laganà consente a Mensah di presentarsi al Forum con una schiacciata da favola. La partita si trascina lentamente anche se Milano a mano a mano pigia sull’acceleratore e continua a incrementare il proprio vantaggio. Hairston porta al più 14. Ancora il tiro da lunga la fa da padrone Hairston prima e Jurak poi bucano la retina. Sul 36 a 18 Cancellieri chiama il time out ma l’inerzia del match è oramai segnata. Le difese non sono eccessive ma i tiri non sono mai puliti, la differenza sostanziale la fanno i rimbalzi su cui Milano è assoluta padrona. Ancora due triple segnano la fine del secondo quarto Laganà e Gentile chiudono i primi venti minuti sul 46 a 26 Gli ultimi due quarti si trascinano stancamente e servono più per debutti e per provare schemi che non per vincere la partita. E così ti trovi Melli come miglior realizzatore e Pop Mensah a cercare il famoso amalgama con i compagni. Cancellieri trova la personalità di Laganà, la concretezza di Jurak e la gioia di Amoruso per la sua tripla in serie A

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