giovedì 8 novembre 2012

Italia e America; due politiche differenti purtroppo e non solo alle primarie

Com’è distante l’America un paese in cui tutti possono coronare un sogno, in cui ci sono regole magari anche astruse ma che reggono da decenni, che non sono cambiate a capriccio di un potente o di altri interessi, e poi nonostante una campagna al vetriolo fatta di accuse, ma senza mai passare i limiti. Chiusa la partita poi i due sfidanti si fanno i reciproci auguri tenendo ben presente la barra che è quella dell’interesse per il paese anche a margine di due visioni differenti.
Qui invece non si riesce ad avere una legge elettorale decente, viene cambiata a ogni piè sospinto a seconda dei singoli interessi, avevamo il candidato di collegio non andava bene, c’erano le preferenze, potevi esprimerne tre poi abolite, poi c’era un premio di maggioranza, poi abolito, poi è arrivato il Porcellum, poi si è dovuto cambiarlo (per fortuna dico io anche se non abbiamo ancora capito con cosa) Poi premio di maggioranza si, ma solo se superi una certa cifra, anche se in Italia solamente con le elezioni del 1948 ci fu una maggioranza schiacciante e vittoriosa.
E ora le primarie festa della partecipazione dovrebbe essere. E invece no naturalmente anche qui il mio Partito continua a cambiare le regole, prima votavano i sedicenni ora no non vanno bene, poi bisogna fare l’iscrizione via internet, bisogna farsi dare la scheda elettorale (uno stato nello stato con tanto di scheda elettorale, ma la vidimazione ???)depositare due euro  e poi esprimere il giudizio, finalmente. Insomma un principio non prettamente democratico, ma perché per paura che magari i pronostici non vengano rispettati, che non venga eletto il segretario in pectore, l’unico autorizzato a guidare la compagine. Ma scusate ma allora perché si fanno, si stabilisca che il metodo è unico:  si candida il segretario al ruolo di Premier punto e basta, che bisogno c’è allora di organizzare una farsa ….
Poi si assistono a situazioni inconcepibili due anni fa, non un secolo, si scontrano per la segreteria due persone che si contendono la segreteria con due metodi di lavoro differenti uno diventa Segretario e l’altro presidente del Partito e ora quello che aveva battagliato contro (Franceschini ndr) va in giro a perorare la causa di chi lo aveva battuto. La domanda scontata è cui prodest ???. Occorre veramente cambiare a questo punto gli attori di questo circo barnum e mandare a casa chi ha governato a vario titolo e in vari modi, stato, regioni, enti locali una sorta di cursus honorum che non è più tollerabile. La domanda che ci dobbiamo porre è vi fidereste di una persona che non ha mai lavorato un giorno in vita sua , che non è mai stato alle prese con F24, non ha mai rischiato con la sua attività, che non ha mai sbarcato il lunario per arrivare a fine mese, insomma  un privilegiato. Che ne può sapere una persona così di come si governa non solo l’Italia ma anche semplicemente un condominio. Ecco perché continuo a dire che Bersani non mi convince, una risposta di apparato, di vecchio sistema, l’Italia ha bisogno di ben altro.

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