martedì 12 giugno 2012

Il Ministro che dà i numeri: la Fornero torni a scuola

Aveva iniziato il suo mandato piangendo e come aveva giustamente fatto notare il segretario della CGIL erano lacrime di coccodrillo, e poi la polemica sull’art 18, e poi via malmenando le partite iva e decine di altre polemiche spesso fuori luogo; l’abbiamo vista imperversare dappertutto, dal centro dell’impiego a iniziative istituzionali e buon ultimo un vecchio cavallo di battaglia il numero degli esodati, 65.000 per lei più di trecentomila per la previdenza sociale. Insomma siamo ai proclami come alle manifestazioni pubbliche un certo numero secondo gli organizzatori molti meno per le cronache ufficiali. Sinceramente non mi appassiona la querelle su quali siano i numeri giusti, il buon gusto imporrebbe che chi governa, a maggior ragione se si considera tecnico e quindi persona preparata a dare dati certi e concreti. La realtà è che questo governo oramai di tecnico ha ben poco, rincorre la politica senza averne il consenso, e quel che è peggio non dà risposte concrete ai bisogni della gente. La ministra Fornero rappresenta il peggio di questo governo ed è emblematica della difficoltà che lo stesso sta affrontando. Occorrerebbe una presa d’atto di un consenso che non esiste e che ponesse veramente in essere una sola cosa, una riforma elettorale che dia alla gente la possibilità di andare ad esprimere un parlamento che sia veramente rappresentante delle istanze dei cittadini ma fatta in tempi brevissimi, non possiamo andare avanti a sentire le preoccupazioni economiche di borse e affini e sentire tg che proclamano sempre  nuovi balzelli. Lo sviluppo si fa in altro modo abbassando le tasse e dando nuove opportunità e poi sarebbe ora che fossimo governati da una classe dirigente nuova e veramente preparata. La Fornero al massimo mi ricorda vecchie prof del periodo universitario che mi facevano penare, incomprensibili quando ti spiegavano, ma spietate nell’atto dell’esame (spesso un terno al lotto) che pretendevano di avere tutte le risposte in tasca e ovviamente di avere ragione. La vitta di tutti i giorni, come mi ha insegnato l’esperienza, è ben altra cosa, gli unici contenti del Ministro Fornero alla fine penso siano solo i suoi allievi che per qualche mese non se la sono più trovata davanti. Coraggio ragazzi mi sa che torna !!!!!

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