domenica 7 gennaio 2024

il Copy


 

Mi ha lasciato perplesso un articolo che ho letto a proposito della causa intentata dal Golden Boy, al secolo Gianni Rivera, contro il Museo di San Siro per aver messo in vetrina alcuni gadget, presunti, dedicati alla vita del profeta rossonero. L’ex Abatino, o Gianni Lacrima, come lo chiamavano quelli del Toro, così mi aveva raccontato il ds Bonetto, lamenta il pagamento di royalties legate alle sue attività. La Cassazione ha emesso sentenza contraria e Rivera ha dichiarato di volersi appellare alla corte europea. Detto che di questo Museo a San Siro non l’ho mai visitato, estendendo la mia permanenza solo ed esclusivamente alle partite, se fanno vedere le glorie del passato, anche con cimeli del tempo che fu, che male c’è. Rivera appartiene al pantheon di un passato glorioso, perfino vaticinato da Abantuono in Eccezzziunale veramente, voler monetizzare il tutto mi sembra inglorioso per una stella della grandezza di Gianni Rivera, ma tant’è. Aveva un genio smisurato in campo, capace di vedere praterie dove gli altri vedevano un piccolo sentiero, fuori dal campo invece il carattere lo frenò e parecchio. Andare a San Siro ed entrare in contatto con la storia beh vale la pena e sentire il profumo di quelle storie calcistiche arricchisce non soltanto chi eventualmente monetizza gli ingressi ma anche chi ne fa parte.

 

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