sabato 8 gennaio 2022

Horatio Kitchener, il padre dell'esercito britannico moderno

Al cinema si sta proiettando il film Kingsman the origin, una pellicola che di fatto relaziona sulla prima guerra mondiale riportando fatti reali e altri puramente immaginari, però è godibile, scorre veloce e presenta una sfaccettatura storica non didascalica, ma potente sul fronte della narrazione. Venaria per un giorno, quelle delle riprese, si trasforma in Sarajevo di inizio secolo per diventare la tomba delle speranze di una generazione di giovani che si vanno a schiantare sulle trincee della guerra mondiale. In tutto ciò compare la figura di Horatio Kitchener, il generale organizzatore inglese e, di fatto, il traghettatore dell’esercito britannico dai professionisti delle guerre coloniali all’esercito organizzato pronto a battagliere nelle Fiandre e sulle Somme. Un uomo ottocentesco, con grandi baffi, che campeggiavano sui volantini di arruolamento. L’uomo che sconfisse il Madhi a Ondurmann, l’eroe coloniale in Egitto e negli altri teatri di guerra e poi l’esecutore di un esercito addestrato e di coscritti. Fu anche purtroppo l’inventore dei campi di concentramento contro i Boeri nella guerra per il possesso del Sudafrica e il patrocinatore dell’utilizzo indiscriminato delle mitragliatrici. Ma non morì sul campo, bensì in mezzo al mare, quando la sua nave fu colpita da una mina tedesca. Sicuramente una figura istrionica che tutti temevano    

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