venerdì 17 dicembre 2021

Cadorna vs Strada

E’ l’ultima querelle che sta diventando di pubblico dominio; la cancellazione di un nome a favore di un altro nell’intitolazione di un plesso scolastico; si tratta di due personaggi che hanno fatto, piaccia o meno, la storia. Due epoche diverse, due realtà differenti, due personalità distinte ma anche due contesti assolutamente non parificabili. Metterli in contrapposizione è assolutamente fuori luogo, uno rappresentava una classe militare d’antan tesa a raggiungere un obiettivo, quello dell’unità d’Italia con schemi e situazioni militari ottocenteschi, l’altro un medico fondatore di onlus che ha lavorato nei peggiori teatri di conflitti in giro per il mondo salvando vite. Credo senza tema di essere smentito che non basta un nome su un muro per definire la bontà della scuola o della sua istruzione, ma quello che dentro quelle mura viene insegnato e tramandato. E tra gli insegnamenti deve esserci quello di tramandare una corretta informazione sul nostro passato. La scuola purtroppo ha spesso toppato quando ha dovuto far studiare, o meglio comprendere il nostro passato; spesso ha trattato la storia come un nozionismo sfrenato e non come la trattazione di tema attuali e comparabili. Cadorna non è stato forse il migliore dei generali possibili ma ha retto il fronte per tre anni mentre sugli altri teatri di guerra i capi di stato maggiore venivano alternati con una frequenza innaturale; ha pagato l’inettitudine di alcuni comandi (Badoglio, Cannoniere ecc) dopo il disastro di Caporetto ed era figlio del suo tempo. Vero è che con l’entrata in guerra e con il sacrificio di oltre 600 mila uomini siamo arrivati a quell’unità nazionale a cui anelava ben 600 anni prima il sommo poeta e se siamo italiani lo dobbiamo anche a lui e a suo padre Raffaele che con l’ingresso a Porta Pia fece entrare Roma nel regno d’Italia (certo fu anche il repressore dei moti sul macinato). Ecco loro sono stati i padri di quella patria che hanno visto anche nascere e crescere persone come Gino Strada, ecco ricordare entrambi è corretto e preservare la loro memoria è giusto e importante ma contrapporli è assolutamente ridicolo   

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