L’uso
dei parallelismi in storia è stato vaticinato da Vico, e spesso e volentieri
sono anche riproposizioni che hanno un senso effettivo, ma non sempre è così. L’uso
del passato per giustificare, ammonire o riproporre in chiave moderna eventi di
un secolo o più fa è profondamente sbagliato, anche perché spesso non si
analizza il contesto in modo scientifico e quel peggio si fanno accostamenti
stupidi e ignoranti. Eppure se guardiamo le cronache degli ultimi giorni
abbiamo un sacco di esempi da mettere alla berlina. Ha cominciato la cancel
culture che banalizza il passato e contestualizza al presente azioni vissute
due o tre secoli prima: l’esempio più becero in tal senso è quello contro
Churchill, ma potremmo fare mille esempi, la storia non va mai riscritta a
proprio uso e consumo, ma semmai studiata. Il secondo è legato alle proteste di
piazza di questi giorni contro il green pass e la presunta dittatura che
anestetizza le coscienze, sempre secondo coloro che protestano, che tra l’altro
continuano a inneggiare alla libertà (fondamentalmente di fare quel c… che si
vuole). Si parla di dittatura ma probabilmente queste persone non hanno mai
vissuto sotto un regime dittatoriale (ai sensi della storia difficile
protestare contro una dittatura, per giunta in piazza, più facile il randello,
arresti e via dicendo. Per non parlare delle citazioni, processo di Norimberga (a
chi ? per cosa ? quali crimini ?) un processo eseguito per dare giustizia contro
coloro che avevano aizzato una lotta senza quartiere portando alla morte
milioni di persone e all’indigenza molte altre. Ma il peggio lo si è raggiunto
a Novara dove i protestanti (nel senso di coloro che protestano non certo i
seguici di Martin Lutero) hanno sfilato con icone provenienti dai campi di
concentramento nazisti. E qui si è superato, e di parecchio, il limite, perché se
voleva essere una freddura per far ridere, non l’ha capita nessuno, se invece
era cieca rappresentazione di un malessere, probabilmente queste persone non
hanno mai letto, nè studiato, cosa sia stata la shoah. Facendo un rapido
riassunto, solo per appartenere a una etnia, eri spogliato dei tuoi averi,
ridotto alla fame, picchiato, deportato, fatto lavorare fino alla morte e
ucciso per il capriccio del tuo aguzzino, il tutto naturalmente facendoti
passare le sofferenze più efferate. Ora studiare e informarsi aiuta, e avere
una propria opinione è anche legittimo, ma vedere complotti ovunque e sfidare
le regole del buon senso è anche troppo. Purtroppo viviamo in un periodo in cui
molti si sentono di pontificare sul mondo non avendone le specifiche competenze,
e paghiamo ancora i danni degli arringa popoli che hanno iniziato la loro
carriera con un vaffa. Ecco se proprio dobbiamo parlare di parallelismi storici
quegli arringa popoli hanno avuto i loro emuli quasi cent’anni fa e, proprio dai
loro proclami sbagliati, è iniziato un periodo di terrore, speriamo la storia
non si ripeta, in questo caso
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