martedì 3 settembre 2019

Quando Davide batte Golia: la tv del territorio



Fare giornalismo non è facile, un mestiere in cui anche se hai emozioni, sensazioni e tifi per qualcuno devi necessariamente mantenere uno stile sobrio e di racconto nel presentare aprioristicamente il tuo lavoro. Devi essere critico certamente, ma questa caratteristica non deve mai rasentare la partigianeria e il tifo altrimenti non svolgi bene il tuo lavoro, devi fare il cronista raccontando ciò che vedono i tuoi occhi senza lasciarti influenzare. Le emozioni possono anche esserci, ma quando parli di politica, di sport, di manifestazioni è sempre opportuno raccontare e mai scendere in commenti da tifoso e se proprio devi lo fai rappresentando e permettendo ai tuoi lettori di valutare tutte le opzioni. A volte sono importanti i tempi, i silenzi e il puntare attraverso una regia accorta su dettagli e particolari che sappiano rendere l’emozione. Purtroppo, anche con l’avvento dei social tutto questo è stato derubricato, tutti si sentono investiti del sacro furore di fare critica, spesso senza averne nemmeno le competenze, ma su un elemento il commentatore deve fare tesoro, quello di fare sentire la passione per il suo lavoro, cercando di porre le domande giuste o i giusti quesiti che farebbero gli spettatori a casa. Quest’anno, per la terza volta ho condotto, grazie alla collaborazione di una super squadra molto affiatata, la diretta di una manifestazione che è passione tradizione e territorio: il Palio di Asti. Uno sforzo collettivo di cinque ore in cui abbiamo cercato, come televisione del territorio, di dare massimo risalto ai colori, ai saperi e ai sapori di un evento unico nella nostra regione. E il pubblico ci ha ripagato con commenti benevoli e con numeri importanti riconoscendo alla nostra testata il merito di un buon lavoro. Certo si può sempre migliorare (ad esempio i sottotitoli per i non udenti è una legittima richiesta) ma vedere al contempo che chi dispone di molti mezzi in più non è stata apprezzata, e anzi apertamente criticata, ci rende orgogliosi di aver fatto bene il nostro lavoro e di aver raggiunto il nostro scopo. Oggigiorno nonostante l’avvento incessante dei social la televisione e l’uso delle immagini video è ancora di più da considerare come un elemento imprescindibile della comunicazione del futuro

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