lunedì 17 luglio 2017

Non di solo istagram vive il Calcio

foto tratta da l'Ultimo Uomo

Diciamolo erano anni che non si assisteva a un calciomercato così pieno di fuochi d’artificio, merito ovviamente dei cinesi (cit. Marco da sempre considerati gli inventori della polvere pirica) che hanno letteralmente mandato in fibrillazione le coronarie dei tifosi. Gonfiando quelle rossonere, svilendo quelle bianconere. Il caso Bonucci è lì a testimoniare le grottesche prese per i fondelli reciproche tra i tifosi delle due squadre. E come se non bastasse fake news a profusione per giustificare abbandoni al vetriolo e amori improvvisi. Insomma c’è n’è abbastanza per romanzare storie e mandare in sollucchero webzine e giornali di rito. La migliore capitata è sicuramente quella attribuita a Mandzukic, guerriero juventino che non le avrebbe mandate a dire a due reprobi Dani Alves in versione sambodroma frichettona nello spogliatoio e al traditore Bonucci reo di uno scontro per i mondiali dei welter con lo stesso sudamericano per il numero dei trofei vinti. Roba da romanzo verrebbe da dire è così è stato. Certo è che a questo stato contribuiscono dai loro profili anche gli stessi giocatori: un silenzio ha un suo significato, una frase poca allegra ne ha un altro. La smania di essere iperconnessi sta creando dei mostri comunicativi e di fatto rende l’oggetto dei desideri calcistici a portata di click tra una seduta al bagno e un errore di maglia (Biglia). Sarebbe bello pensare ai vari Rocco, Mazzone e financo Ferguson che per i vizi dei loro giocatori alle volte hanno sbroccato tirando iperboli di cazziatoni sui comportamenti (in realtà Ferguson tirò anche uno scarpino a Beckam). Altro calcio verrebbe da dire, giocato. Per fortuna si ricomincia tra poco.

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