domenica 11 ottobre 2015

Casale batte Biella 75 - 62 ma Angelico rimane in scia fino a tre minuti dalla fine


Biella perde anche il secondo incontro, contro Casale, in trasferta, una sconfitta che dilata sul meno tredici finale ma fino a tre minuti dalla fine la partita era in estremo equilibrio. Come già contro Agrigento nel finale la fregola di segnare è deleteria e Ferguson scivola sul più bello. Casale invece ruba palloni decisivi con Blizzard e Tomassini e sigilla una buona prova difensiva con un determinante Bray, sicuramente MVP della partita. Ma andiamo alla cronaca Ci risiamo si comincia da una trasferta non molto lontana ma carica di tensione, un derby e sempre un derby ed è l’undicesimo tra le due società negli ultimi anni. Il bilancio parla chiaro 5 successi a testa con palazzetti quasi inviolabili. Il pubblico è quello delle grandi occasioni anche la presenza da Biella è buona in fin dei conti in meno di un’ora puoi essere al Palazzetto. Biella arriva per prima sul parquet per il riscaldamento, si concentra al tiro, una preparazione meno atletica e più dedicata all’approccio alla retina che non per oliare i muscoli. Com’è comprensibile Infante al suo ingresso in campo subisce una sequela di fischi retaggio dell’ultima partita dei play off della passata stagione, ma la Curva Barlera lo incoraggia. Ramondino parte  con Fall, Martinoni, Bray Tomassini, e Natali  mentre Carrea con Infante De Vico, Grande Jones e Ferguson. Si inizia con un canestro di Bray Casale è più sul pezzo mentre Biella come al solito fatica a trovare schemi e concentrazione, la Novi picchia da tre solo Ferguson cerca di tenere la propria squadra a galla, dopo cinque minuti Biella è sotto di quattro e sembra visto il campo quasi un miracolo. Sotto la spinta di Pierich e di Ferguson Biella rimane aggrappata a un incollatura. Si lotta su ogni palla e la squadra sembra girare. Il tempo di ripartire e l’Angelico mette addirittura il naso avanti ma si tratta di un fuoco di paglia, un parziale devastante di 12/2 dà fiato al gioco di Casale quanto mai determinato a giocare come sa fare con una difesa molto aggressiva, potrebbe essere il via a un crollo di Biella, invece i lanieri limitano i danni a un meno otto all’intervallo lungo. Il thè caldo fa bene a Biella che rientra con maggior grinta e complice anche un ritrovato De Vico mette canestri su canestri e all’ultima sirena il disavanzo è solo di quattro punti. Biella c’è, Carrea si sgola dalla panchina e la difesa a uomo dell’Angelico riesce nel compito di limitare le bocche da fuoco di Casale. Si arriva al meno uno, Biella ha per due volte la palla in mano per cambiare l’inerzia della partita e la spreca, Bray invece no. La forbice si allarga prima sei, poi dieci, la palla scotta scivola e purtroppo rimane nella mani di Casale che usufruisce di una serie di tiri liberi che permette un distacco da doppia cifra. Forse il risultato è più pesante del previsto. Se si guarda al bicchiere mezzo pieno la squadra ha reagito ed ha tenuto, se si vuole essere negativi occorre una maggiore responsabilità da parte di tutti nella scelta dei tiri. Ma per fortuna siamo ancora alla seconda giornata.
Casale – Biella 75 – 62   (18 – 17; 38 – 30; 55 – 51 )

Casale: Saunders 11, De Nicolao 0, Bray 25, Tomassini 13, Natali 7, Blizzard 4, De Negri n.e., Martinoni 10, Vangelov 0, Ruiu n.e., Fall 5, Valentini n.e. All. Ramondino

Biella: Jones 0, Ferguson 20, Banti 10, La Torre 4, Infante 2, Grande 4, Venuto 0, De Vico 15, Rattalino n.e., Pierich 7. All. Carrea
Tiri liberi Casale 14/19 Biella 18/18
Tiri da tre Casale 9/21 Biella 6/17
Rimbalzi Casale 27 Biella 27

MVP Bray 25 punti 28 di valutazione 8/12 al tiro ma una presenza costante e quanto mai puntuale nel momento in cui contava esserci. Determinante.
 

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