Nella storia della seconda guerra mondiale sono molteplici
gli episodi che a volte al limite della farsa hanno determinato il corso e le
pieghe della storia. Non fa caso a parte Joan Pujol Garcia, spagnolo, con il
vezzo di voler fare la spia. Cerca di farlo aiutando i britannici che lo
respingono e allora lui si offre ai tedeschi per poi fare il doppio con gli
stessi inglesi. Il fatto curioso è che all’inizio redige falsi report sull’Inghilterra
rimanendo distante migliaia di chilometri, si inventa persino una rete di
collaboratori, ben 27, che sono a libro paga e i tedeschi gli credono pagando a
pie di lista. Prende alcune precauzioni ma di fatto si rimane basiti nel vedere
con quale presappochismo i tedeschi credano alle sue rivelazioni. Micidiale
quando nel suo report di Glasgow dice che gli abitanti sono disposti a
qualsiasi cosa per un litro di vino ! Vino !!!???. Il suo apice è lo sbarco in
Normandia, le informazioni sullo sbarco sono veritiere ma vengono ritardate
fino all’ultimo di fatto rendendole di fatto inservibili. Su altro aspetto
invece fornisce dati che insospettiscono i tedeschi che credono fino all’ultimo
che la Normandia sia solo un diversivo 25 divisioni fantasma sarebbero in teoria
pronte a prendere terra a Pais de Calais, divisioni che non esistono. Arabel il
nome in codice di Garcia non viene mai scoperto e a parte l’ingente
quantitativo di denaro che la Germania gli scuce vien pure premiato a fine
guerra sia dagli Inglesi che dai tedeschi. Troppe le cose non dette e così
emigra in Venezuela dove trova la morte nel 1988 chissà con quali segreti
nascosti, oppure no.
domenica 6 novembre 2022
Arabel il doppiogiochista che ingannò i tedeschi
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