lunedì 2 aprile 2018

Elezioni in Germania 1929 / 1933 corsi e ricorsi storici.


Oggi quando si parla del passato lo si tratta sempre con una sorta di insofferenza, dicendo che quello che è stato non potrà mai più tornare, poi però leggi la storia, la confronti e un po’ di spavento ti prende perché poi alla fine i concetti e i temi della politica sono sempre gli stessi. L’economia, il lavoro, i privilegi della kasta, la manipolazione dell’informazione, la nascita degli estremismi. Guardate la Germania post crisi del 1929. Elezioni federali del 1930 il Partito socialista e quello Comunista mettono in guardia dal pericolo degli estremisti soprattutto rivolti nei confronti del Partito Nazionalsocialista che passa in due anni dal 2,6 % al 18 %. Le elezioni vengono vinte dai socialdemocratici, ma la situazione è ingovernabile. Hitler deve il suo successo a Gobbels che gli orchestra una campagna elettorale grintosa, non ci sono ancora le folle oceaniche in piazza per Hitler, anzi gli avversari attirano di più in termini di consenso. Ma la rabbia e la frustrazione della gente, per motivi economici (ma pensa) premia il partito Nazista. Di fatto una situazione ingovernabile con il Centro Moderato ridotto ai minimi termini. Chiamato a reggere le sorti del governo Bruning, che in poco meno di due anni tiene a battesimo prima un governo di Grosse Koalition (ma è un vizio allora) e poi un esecutivo di centro destra. Al suo posto Franz Von Papen nel giugno del 1932 che porta a nuove elezioni. Questa volta i nazisti fanno un grosso balzo in avanti che ancora però non gli garantisce il dominio assoluto. Temi della campagna la delegittimazione del sistema politico, la grande crisi economica e il lavoro. Il 37 % va ai Nazisti, il 22 al SPD e il 14,6 ai Comunisti. La crisi del sistema politico con un governo come quello di Von Papen detto dei baroni (potremmo chiamarlo Tecnico ??) qualche scandalo che faceva parlare portarono a nuove elezioni già nel novembre 1932, ma in questo caso il partito Nazista, proprio per le sue posizioni ondivaghe perse due milioni di elettori, pur restando il primo partito politico con il 33 %, arretra SPD al 20 mentre avanzarono forte i comunisti al 16,9, mentre i partiti di centro rimasero sostanzialmente stabili. Questa volta l’accordo tra il centro e la destra porta al potere Hitler e fu l’inizio della fine per il popolo tedesco, le successive elezioni del 5 marzo 1933 sanciscono “democraticamente” la vittoria di Hitler con il 43 % dei suffragi (i sondaggi gli davano il 51 ma si sa anche allora prendevano poco) l’incendio del Reichstag porta all’arresto di tutti i deputati comunisti, il resto della storia la sapete

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