lunedì 16 ottobre 2017

bisogna soffrire .... sempre


Da tifoso del calcio non mi posso esimere, il derby è una partita che si guarda che si soffre e che può come tutti gli eventi dare il doppio esito: felicità estrema oppure nera inquietudine, a maggior ragione se è lunedì e vorresti buttare la tazzina del caffè in faccia a Spalletti. Certo si rosica, come si dice in gergo, ma per fortuna settimana corta c’è già un altro scontro da preparare. Ma torniamo alla domenica sera, approccio troppo timido e rete generosa regalata agli avversari in contropiede. Non mi capaciterò mai perché noi dobbiamo costruire il gioco e poi subiamo di rimessa, ormai è un leit motiv di questi ultimi anni. Poi nella ripresa cambia il registro, più pressione, più penetrazione e raggiungi il pari, non ti accontenti e subisci di nuovo in contropiede. Non si molla, si chiude ancora in pareggio e poi il fattaccio, un rigore molto generoso, siccome si parla di danno procurato ben difficilmente d’Ambrosio avrebbe potuto elevarsi a quattro metri d’altezza e battere imparabilmente Gigio, ma tant’è con Tagliavento è inutile discutere, se fischi un rigore contro al 90, dovresti essere sicuro e di molto. Ma non sarà questa partita che cambia la stagione. I cugini torneranno nei ranghi già la prossima contro Sarri e noi recupereremo. Avessimo acquistato un top player in attacco avremmo avuto un ben altro approccio ma in fin dei conti questa è la stagione del Barbuti bis 1986 (o per lo meno a me piace pensarla così)

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