E un primo di maggio che dovrebbe
essere santificato alla festa, alla festa dei lavoratori ma esistono delle
categorie per cui non esistono giornate di riposo classiche e quindi quando
tutti si rilassano sei o a sbuffare in palestra oppure a raccontare quello che
accade intorno a te, mi riferisco ovviamente agli sportivi e ai giornalisti
condannati piacevolmente a seguirli. Eccoci qui vicini al centro commerciale
degli Orsi, la pioggia scende copiosa, come sempre qui a Biella, entri in campo
le luci del Forum sono accese c’è stato allenamento, Cancellieri ha messo a
punto la squadra che domani scenderà in campo contro Caserta, è una partita
senza pathos in teoria, ma ci tiene il coach, e si vede e si sente, a salutare
il pubblico biellese con una vittoria, una sorta di viatico per la prossima
stagione estiva, ma anche un ringraziamento per il supporto incessante
manifestato nel corso dell’anno. E’ un allenatore sempre disponibile
Cancellieri incline alla battuta, scherza e cerca di metterti a tuo agio, ma
quando parla di basket esce tutta la sua competenza e la sua capacità. Analizza le partite
tecnicamente, sciorina giudizi e dettami sportivi, capace come pochi di una
disamina analisi completa, una risorsa per Biella e per l’Angelico, cresciuto
alla corte di Ramagli e nella stessa Biella. Teramano di nascita ma biellese
d’adozione si confessa al nostro Mp3 liberamente, ne approfittiamo per
analizzare annata e prospettive future.
1) Coach Cancellieri obiettivo raggiunto con
l’Angelico e soprattutto senza troppa fatica, i più e i meno della stagione
Io direi con
meno fatica degli altri anni aspetto che dobbiamo comunque sottolineare, annata
nella sua complessità positiva, non dobbiamo soffermarci sulle ultime partite,
quelle più avare di risultati ma l’obiettivo è stato raggiunto. Il fatto
positivo di avere avuto tanti giocatori di talento e di aver prodotto un grande
inizio di campionato che ci ha dato l’opportunità di affrontare in maniera più
tranquilla il girone di ritorno. Con Chrisykopoulos in più avremmo potuto essere maggiormente
competitivi e forse avremmo vinto qualche partita posizionandoci in una fascia più alta quella che ci compete,
però è giusto che ci prendiamo gli onori della salvezza fatta in questo modo,
sette eravamo e sette siamo rimasti e questo ci ha dato orgoglio
2) Unica squadra a non cambiare mai in corsa
ma non sarebbe meglio fosse così per tutti con un'unica finestra di mercato a
metà stagione
Se tu facessi
questa domanda a tante altre squadre che si sono salvate proprio stando sul
mercato ti direbbero di no mentre io per converso, quest’anno sarei propenso a
darti ragione, dietro al mondo della pallacanestro c’è un gran lavoro e ci sono
dei rischi calcolati e forzati. Però, secondo me le squadre più solide, che
possono sbagliare qualcosa in estate, devono avere un aiuto per riparare a
determinati errori quindi è bene che il mercato rimanga aperto, potrebbe servire
anche a noi e anche a tutti. D’estate ti puoi permettere errori importante è
che le società siano solide dal punto di vista economico.
3)
Le
partite che ti hanno emozionato di più tatticamente e dal punto di vista del
risultato direi banalmente Bologna e MIlano in casa e Venezia in trasferta
Quella di Venezia
è stata una partita in cui la squadra si è applicata alla perfezione e tu l’hai citata non a caso, partita perfetta, quella con Cremona è stata
un'altra partita in cui la squadra ha fatto tutto alla perfezione e lo stesso
con Roma in casa
4)
Potessi
ritornare indietro rifaresti tutto ciò che hai fatto ?
Alla fine
dell’anno hai fatto talmente tante riflessioni che è indubbio che qualcosa
avrei cambiato sicuramente. A livello di squadra e di staff abbiamo lavorato
bene, poi nei dettagli ci vuole un pizzico di intuito e di fortuna dei giocatori
nelle ultime azioni. Perché noi secondo me abbiamo peccato in quel momento e
non nella partita in se perché si è giocato sempre con grande applicazione.
5) Anche se non ti chiedo giudizi sui singoli
quali sono state le caratteristiche dei singoli che ti hanno maggiormente
impressionato?
Pullen mi ha
sorpreso e molto, è un elemento dell’89 che ha un cervello cestistico più
elevato rispetto alla sua età, capisce
di pallacanestro, tira fuori dal cilindro delle cose imprevedibili, gli manca
solo un po’ di esperienza se vuole continuare
a giocare in Europa deve
mettere solo un po di esperienza e fisicità. Coleman mi ha sorpreso con l’energia, una fisicità che è esplosiva e continua
nell’energia che nell’ultimo quarto riesce a fare un coast to coast in tre
secondi, oppure a recuperare un rimbalzo importante. Di Dragicevic e Miralles
la solidità sia di cervello che sotto canestro.
6) Biella deve puntare sui giovani ma quanti
potranno avere continuità nella massima serie e quanto avrebbero invece bisogno
di esperienza magari in A2 ?
Tutte e due le
cose, sicuramente quest’anno ne abbiamo tanti di giovani: Laganà, Lombardi,
Magarity e De Vico alcuni potrebbero essere aggregati alla prima squadra altri
invece provare a mettere minuti e campo in A2. Bisogna individuare chi ha
bisogno dell’ultimo passo e chi deve essere gettato nella mischia.
7) Prossima stagione cosa ti aspetti dalla società ?
Di essere sempre
la stessa, Biella viene contraddistinta dal fatto di avere le idee chiare per
tutta l’estate e nel corso della stagione e quindi al di là dei giocatori che
si prendono e degli allenatori chiamati a gestire al di là di tutte le variabili che questo
sport propone, Biella non cambia mai. L’unione tra l’elemento societario e
l’ambiente esterno se è sempre la stessa è un valore aggiunto che ti consente
di fare sempre grande risultati
8)
Messaggio
ai tifosi ?
È retorico Biella
è uno dei pochi posti dove c’è passione infinita, nulla è cambiato negli ultimi
sei anni quando io sono arrivato, c’è ancora la stessa gente in curva, sui tamburi, con il microfono, la gente al di là dei
risultati cestistici ti sostiene e lo fa in campo, nei bar, in pizzeria durante
la settimana o quando ti incontra per strada. Hanno grande passione e umiltà non
è gente pretenziosa, accetta se la squadra si sbatte e hanno la dignità di
rappresentare una squadra che da loro delle soddisfazioni
9) Hai un motto ?
Un motto non c’è l’ho, io provo sempre a
cambiare per fare l’allenatore, avere una linea e seguirla non sempre è
positivo, il cambiamento è fondamentale
10) Ma quando avevi detto Meglio magna che esse
magnati ?
(ride di gusto )
Ah ma questa l’avevo rubata a Ramagli Ramagli è un tipo simpaticissimo, è un
allenatore carico di motti
Ci alziamo ci
stringiamo la mano, non prima di esserci salutati per la partita del mercoledì,
la mente di Canc è già proiettata a come fermare Andre Smith, ma la simpatia
quella non manca quando continua a ripetere basketinside, un mantra perché anche lui è come noi e poi ci
saluta guardando il cielo con una battuta “per essere novembre fa decisamente
caldo”
Beppe Rasolo
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