martedì 29 maggio 2012

Monti dia le dimissioni per cortesia

Tra un Italia che crolla dal punto di vista morfologico e con un economia al limite della sopravvivenza viviamo con una classe politica che ha nel ridicolo purtroppo il suo rifugio. Quando qualche mese fa assurse al trono il tanto acclamato governo tecnico, con il suo capopolo Monti chiamato a risollevare le italiche sorti, la critica e la gente stufe del guitto Berlusconi espresse un sollievo smisurato, mi ricordo le migliaia di persone in trepida attesa fuori dal Quirinale in attesa della caduta di silvio primo. Come sempre succede  la cura è stata peggiore della malattia, l’economia non si è risollevata, le tasse sono lievitate, le azioni per lo sviluppo mancano, il governo tecnico ha avuto bisogno di altri tecnici in una spirale addirittura perversa. E allora che fa il nostro capo del governo ? ebbene si comporta come un politico qualsiasi, imperversa in tv andando a destra e manca e ogni tanto spara qualche pirlata tanto per distrarre le gente, che so dall’imu che ha raddoppiato la precedente Ici. L’ultima in ordine di tempo è quella di abolire il calcio, come se questa fosse la panacea di tutti i mali che attanagliano la nostra penisola. Invece che so di punire i colpevoli, di diminuire i luoghi di scommessa, di realizzare una campagna anti gioco e anti dipendenza dal gioco da parte dei soggetti più deboli.

Mi chiedo quale sia la ratio di una persona che ha perso il senso della realtà, i colpevoli laddove ci sono vanno presi, incriminati e puniti siano questi calciatori politici o gente comune, il problema è che alla fine è sempre e solo la gente comune a pagare. In un paese di sessanta milioni di commissari tecnici in cui tutti vogliono intervenire sui temi del calcio sarebbe opportuno avere politici che sappiano svolgere il loro lavoro, ma che siano politici per cortesia che si prendano le loro responsabilità e traccino delle scelte, di tecnici basta, non ne abbiamo più bisogno

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