domenica 13 maggio 2012
Mai mollare: si gioca sempre fino alla fine
La
bellezza dello sport risiede proprio nell’imponderabilità dei risultati, nella
capacità di una squadra, di un singolo, di ribaltare pronostici e partita. Puoi
essere il favorito, ma poi ti scontri con la frenesia, con la paura di vincere
e allora puoi sbagliare e se hai dominato per tutto l’anno il match decisivo
diventa un appuntamento per cuori forti, non puoi mancare, e se il momento
topico viene indirizzato in un determinato modo puoi correre il rischio di
perdere tutto e di maledire la condizione, il momento, le situazione. E se perdi
il momento magico non sai se tornerà
mai. Dopo un estenuante sabato di servizi in quel di Cuneo eccoti pronto a
passare una domenica sportiva in cui fare il cronista distaccato di quello che
ti sta attorno. Due le scelte importanti calcio e basket; c’è il tempo per un
tuffo al cuore, l’ultima di Pippo alla Scala del calcio, ma poi il pensiero è
ai diavoli rossoneri di Manchester, riuscirà la squadra fino a ieri povera del
Middle England a prevalere sui rivali ben più famosi dello United, passi in
rassegna film come Jimmy Grimble e speri che il copione possa dar ragione ai
parenti poveri inglesi, anche se allenati da quel mostro di antipatia di
Roberto Mancini (per si suoi trascorsi sia da giocatore che da allenatore in
Italia) Primo tempo sui binari della normalità, ripresa invece scoppiettante in
sequenza il Qpr pareggia con lo scarto della Lazio Cissè rimane in dieci e va
in vantaggio. La partita più facile diventa un incubo, assalti su assalti 30
tiri contro tre soli 17 calci d’angolo consecutivi, esce l’apache ed entra
Mario ma non cambia la sostanza nel primo dei cinque minuti di recupero
pareggio Dzeko e poi tre minuti dopo su assist di Mario il Khun Auguero manda
in paradiso i Citizens al culmine di una partita intensa e danno giustizia ai
tifosi della squadra inglese, emozione fortissima. Ma il vero miracolo sportivo
è dopo cena all’EuroLeague il Cska Mosca domina per tre quarti 53 a 34 al 27’
impedendo ai greci di giocare ma poi si svegliano i greci dell’Olimpiakos e
nonostante sbaglino un vagone di tiri liberi mettono il canestro decisivo del
sorpasso a 0,7 decimi dalla fine in un coacervo di emozioni e di sensazioni che
solo chi ama il basket può comprendere. E’ una bella giornata di sport una
domenica tranquilla con un preciso insegnamento mai mollare nello sport come
nella vita bisogna crederci: sempre.
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