Analisi del voto amministrativo

Innanzitutto chi ha vinto sono come sempre, quando ci sono tornate amministrative che riguardano il territorio circostante, i cittadini, quelli che si impegnano, quelli che ascoltano quelli che vanno a votare, quelli che sanno essere critici ma che alla protesta sovrappongo la proposta. Secondo me non bisogna nè demonizzare i partiti politici, perché a fronte di qualche persona che per meri tornaconti personali cerca di fregarti (e ci sono in tutti gli schieramenti) c’ è una marea di persone che si impegnano e che cercano nel movimento tradizionale un luogo di confronto e di proposta, né le nuove formazioni che nascono democraticamente per cercare di portare nuova linfa al dibattito democratico. Spiace constatare che spesso si utilizzino linguaggi e idiomi forti, per catturare attenzione, ma se questo rimane solo un mero scontro verbale e da tifo calcistico allora non mi piace più. Il movimento cinque stelle ha una sua validità ed è giusto che democraticamente vada alla guida di una città per dimostrare che le proprie idee e sensibilità siano quelle giuste, se saprà farlo sarà un arricchimento per tutti. Però quello che mi spiace è constatare che debbano per forza esistere degli assoluti secondo cui la verità è appannaggio solo ed esclusivo di qualcuno, tutto ciò è falso e fuorviante. Io credo che il partito di cui faccio parte (PD) abbia eletto in questa tornata valide persone in grado con la loro forza di fornire una nuova classe dirigente amministrativa, non credo nel politico di professione e sarebbe anche utile cambiare ciclicamente quelle persone che si occupano della cosa pubblica, ma non per questione anagrafica, solo perché chi vive il quotidiano ha il sentore e la percezione della vita e dei problemi di tutti i giorni. Spero che la nostra classe dirigente la capisca altrimenti, democraticamente la cambieremo, dalla base