domenica 30 marzo 2014

l'Astense fa 13 e vince il campionato



Tredici come le vittorie in campionato in uno dei gironi più equilibrati della serie B, titolo conquistato meritatamente in casa fra le mura amiche, il vero portafortuna della squadra di Lotta, dieci partite e solo la truppa di Eboli è uscita indenne dal Palasanquirico proprio nella prima partita in casa. Poi solo vittorie come quella contro il Blue Orange. Quando ci siamo ritrovati quest’estate con il solito scanzonato rito del ritiro, la speranza, e non stiamo facendo peccato di modestia sia chiaro, era quello di fare un campionato dignitoso.  L’esordio aveva tradito qualche timore reverenziale, l’extraforum di Prato aveva un sapore speciale era il primo punto storico in serie B, poi è venuta la prima vittoria a Grosseto, l’affermazione stratosferica a Bra vero e proprio tassello e orgoglio stagionale. Le vittorie consecutive nove, il platonico titolo di Campione d’Inverno. Le prime difficoltà legate non a caso alla Coppa Italia, qualche infortunio di peso e poi eccoci al presente. Una trasferta a Poggibonsi da vorrei ma non posso, ma la serenità di avere comunque ancora due match balla a disposizione.
 
 
 
Una settimana lunga quella scorsa in cui la tensione si percepiva, nessuno aveva voglia di pensare a un risultato negativo. L’appello di Pennisi sul bus del ritorno da Poggi recitava chiaramente, se perdiamo sabato vado nello spogliatoio lascio li le scarpe e vado a casa a piedi. Battute a parte lo spirito non è mai mancato anche nei momenti di difficoltà. Due sconfitte ma di cui solo una particolarmente bruciante, a Castellamonte, anche perché con un po’ di attenzione si poteva portare a casa il risultato. Tante idee nella testa, tanta gente che credeva nell’impresa. Una A disegnata dietro le spalle di Tropiano in tribuna recitava la strada da perseguire ma bisognava questa strada percorrerla fino in fondo.
 
Nel momento del bisogno tutti presenti è il momento delle scelte qualcuno deve necessariamente andare in tribuna ma la squadra è unita. Quando il gioco si fa duro bisogna che qualcuno detti il percorso e qui si vedono i campioni. Edu ci mette venti secondi ad aprire le danze tiro secco all’angolino basso che il portiere sanremese Basta riesce solo a toccare. Meno di un altro minuto ed è il nostro Fisco a mettere un sigillo importante. Sul due a zero maturato così in fretta la squadra si rilassa permette qualche sortita difensiva, ma si tratta di un fuoco di paglia. Tropiano è vigile e compie interventi determinanti. Ancora Edu e poi il capitano implementano il tabellino. SI va negli spogliatoi con gli occhi della tigre, neanche lo zumba di Jessica Lo Curcio distrae gli astigiani in campo, il fuoco di fila delle reti con Pennisi Fisco Edu continua segnano tutti, sull’undici a zero di ferma l’attacco dell’Astense, si concede la rete della bandiera e poi via al countdown. Le magliette celebrative pensate da Mister X compaiono magicamente nella mani dei protagonisti e poi  via alla festa che prevede giro di campo, abbracci, facce strane mentre la sempre classica musica di Freddi Mercury fa da colonna sonora al pomeriggio. Una presentazione all’americana di tutti i protagonisti  chiude un pomeriggio al Palasanquirico da favola, per chi ci credeva, per chi non lo immaginava è tutto vero. L’abbraccio dei propri tifosi è la ciliegina sulla torta. Si ride e si scherza oggi è un gran giorno per lo sport del calcio a 5 per Asti un'altra stella nel firmamento del futsal è nata  
 

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