giovedì 13 marzo 2014

Rifondazione rossonera


Ammetto fare i tifosi del Milan in queste ultime due stagioni non è stato facile, pochi i momenti da ricordare, ancora meno gli idoli dal salvare, una dirigenza alla ricerca di se stessa , un futuro ancora tutto da calcolare. Vedere gli altri vincere certo non aiuta, rimediare scoppole tremende in Europa ancora meno. Eppure bisogna essere fiduciosi, lo dicevo mesi fa e ancora con maggior convinzione va detto ora, perché esistono dei cicli storici, perché dopo sconfitte brucianti, si può ripartire ricostruendo un gruppo, un idea e una bandiera. 


Sento già i detrattori arrembare contro Clarence Seedorf, ma il disastro di queste stagioni non è certo imputabile a lui. Le cause sono antiche. Si è privilegiato un percorso nel 2010 /11 di una vittoria immediata a scapito di una programmazione; aver acquistato Robinho Ibra e altri campioni ha dato un impulso immediato che ha portato allo scudetto, ma ha di fatto annacquato la programmazione. Lo smembramento della squadra a scapito dei ricambi per far cassa, unitamente alla presenza di un allenatore forse non adatto per questa fase di transizione ha fatto il resto. Ora bisogna rifondare da capo, ma le basi ci sono, una Primavera che sta dando i suoi frutti, un allenatore che potrà partire senza aver il peso dell’Europa da tenere a tutti i costi. Novità di preparazione di gruppo con allenamenti mirati. Un marketing differente e anche un campagna di promozione nuova. Finito il tempo roboante della squadra più titolata al mondo, che probabilmente una buona dose di sfiga e anche di antipatia l’ha portata, è meglio un advertising più discreto più autoctono. I risultati arriveranno e per un Balotelli, questo Balotelli, che può anche andare puntare su un top player che possa farti fare la differenza magari sotto porta: un Torres, un Dzeko, sono oggettivamente alla nostra portata, attaccanti in grado di segnarti venti reti a stagione e che risolvono le partite. Dai tempi di Ibra ne manca uno così. E poi si potrà tornare a sognare, ma per farlo bisogna lavorare bene e sodo, e poi il sonno dei giusti potrà riprendere.

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