Alle ore 11 del 11
novembre del 1918 cioè poco più di 101 anni fa chissà cosa pensavano i ragazzi
che avevano combattuto la prima guerra ed erano scampati a quella follia, quali
le loro speranze, quali i loro sogni e desideri, dopo i milioni di morti e i
crepitare dei fucili e delle mitragliatrici 50 mesi avevano veramente decretato
il passaggio da un epoca all’altra. Dal risorgimento all’età moderna. Mio nonno
all’epoca 21 enne restò in servizio a
Trieste per qualche mese e poi torno a casa a piedi e con mezzi di fortuna. Mi
ricordo che mi raccontava che la prima cosa che fece fu quella di lavarsi i
piedi un privilegio che la vita in trincea non aveva lasciato. Ma un senso di
vuoto lo pervadeva, i tanti e troppi commilitoni lasciati li sull’altipiano,
sulle doline, che solo la fortuna o sfortuna aveva fermato per sempre non gli
fecero chiudere gli occhi per diverso tempo. I racconti attorno al fuoco o
nelle serate nella stalla, le vecchie agorà di un tempo erano un modo per
raccontare dettagli di vita quotidiana e la morte non faceva mai capolino in
quei brevi tratti. L’uomo avrebbe imparato dai propri errori, la risposta non
tardò certo a venire, il biennio 1919 / 21 portò in se i germi di nuove
rivoluzioni e di vecchi retaggi di sopraffazione. L’Europa non aveva imparato,
l’italia non aveva imparato altri lutti altre campagne e forse in quei mesi di
fine 1918 chi ha vinto avrebbe dovuto comportarsi in modo più magnanimo, forse
si sarebbe evitato il disastro successivo
gli atti della resa 11 novembre 1918
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Cessazione delle ostilità quello stesso giorno sei ore dopo la firma del
testo (quindi alle 11:00 ora di Parigi)
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Ritiro entro 15 giorni delle truppe tedesche da tutti i territori occupati
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Entro i successivi 17 giorni abbandono di tutti i territori sulla riva
sinistra del Reno, e consegna delle guarnigioni di Magonza Coblenza e Colonia alle
truppe d'occupazione francesi
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Consegna alle forze alleate di 5.000 cannoni, 25.000 mitragliatrici, 3.000
mortai e 1.400 aeroplani
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Consegna di tutte le navi da guerra moderne
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Consegna a titolo di riparazione di 5.000 locomotive e 150.000 vagoni
ferroviari
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Annullamento del trattato di brest litosk
Il ritiro delle circa 190 divisioni
tedesche terminò il 17 gennaio 1919.
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