sabato 30 novembre 2019

Una lezione di giornalismo. Grazie Marino



In un tempo in cui il giornalismo anche quello televisivo è percorso da fremiti e da urla mi è sempre piaciuto chi invece con la sola forza delle parole e dell’ironia a volte pungente a volte sottile ha saputo e sa dare in modo diretto una lezione di giornalismo alle giovani generazioni. Ieri incontrando Marino Bartoletti, l’epigono di un Beppe Viola moderno ho potuto realizzare un’intervista quanto mai efficace e utile: mi è piaciuta in particolar modo la parte in cui sollecitato sulle motivazioni per cui ha abbandonato il calcio parlato ha detto testualmente: oggi tutti sono opinionisti e lascio volentieri a loro l’abilità di parlarne”. Ecco l’essenza è il succo di un abile osservatore in grado di percepire l’evolversi dei tempi e, dopo aver reso una disciplina alla portata di tutti, averla abbandonata per dedicarsi al racconto di altri sport e altre storie. La tavola rotonda condotta tra un esuberante Ghedina, una timida Belmondo e un emozionante e ieratico Bendotti è stata la summa di una serata di abilità giornalistica. La conduzione di un talk di questo genere vale più di mille corsi di formazione, è un vero e proprio pilastro di come uno dei mestieri più belli al mondo dovrebbe essere. Grazie Marino

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