domenica 28 aprile 2013

Finisce un sogno ma non l'emozione, Biella saluta il suo pubblico con onore ed orgoglio


Ci sono emozioni che non si possono descrivere, ci sono momenti in cui le parole devono lasciare il posto alle lacrime agli applausi ai ricordi e alle sensazioni, l’applauso che alla fine il Palazzetto tributa all’Angelico vale più di mille parole. Il giro intorno al campo di Jurak e di tutta la squadra richiamata a gran voce dai tifosi è un atto di amore.La passione c’è, la voglia di rimanere protagonista anche, ora la palla passa alla società per ricostruire un sogno chiamato serie A. Il risultato stasera voluto era quello di esserci e di salutare ed è stato raggiunto con pieno merito da tutti
E che sia un arrivederci con questo incipit la curva saluta il cammino casalingo di Biella in serie A1 un affetto e un calore come sempre molto ben accetto e che non smette mai l’urlo non è solo quella della riconquista si spera della serie A ma un sostegno convinto su ogni singola azione. Cancellieri vista la defezione all’ultimo minuto di Trey Johnson si affida a Raspino, Jurak Rochestie, Mavunga e Tsaldaris mentre Calvani si affida a Datome, Goss Lawal  Czyz e Taylor. Ed è Czyz ad aprire le marcature da due a cui risponde Jurak con una bomba ed è ancora lo sloveno da sotto che mette un facile appoggio inoltre non disdegna anche il tiro da tre mentre replica Czyz da due dopo l’ennesima tripla (tre su tre) del greco Tsaldaris sull 11 a 4 Calvani chiama time out. Si riprende con una tripla di czyz a cui risponde immediatamente Tsaldaris , 14 a 9,. E’ un Angelico in palla nonostante le molteplici assenze, Calvani striglia i suoi e complice un Datome super in difesa Roma rientra gradatamente. Mavunga allunga ancora sul più cinque ma il finale di tempo è tutto per Roma che chiude in vantaggio con un entrata di Taylor che subisce il fallo di Renzi e mette il libero del più due. Devastante Roma all’inizio del secondo quarto in un amen il parziale si allunga sul più dieci. Roma difende meglio inoltre la percentuale da tre rimane su medie spaventose. Al 15 il divario dice più 14. Ma Biella ha uno scatto d’orgoglio con Rochestie che si inventa canestri a ripetizione, nonostante l’evidente divario il disavanzo rimane stabile sui dieci punti. Un vero miracolo per i resti di quella che poteva essere una grande squadra e che si è smarrita cammin facendo
Dopo l’intervallo le squadre rientrano in campo l’intensità non è esagerata anche se Laganà ruba una palla a Goss e va a segnare in contropiede, il gioco prevede un angelico che fa fatica a segnare mentre Roma agisce magistralmente in contropiede e tiene Biella sempre a distanza alla fine del terzo quarto la distanza è sui quindici punti. La falsariga del gioco è sempre quella Biella che attacca e Roma che agisce in contropiede e di fatto fino a cinque minuti dalla fine la distanza rimane invariata. Negli ultimi minuti una Roma appagata alza il piede dall’acceleratore e di fatto consente a Biella un recupero che sa di onore per l’impegno dimostrato i canestri da tre di Rochestie alle fine il migliore e di Tsaldaris riavvicinano Biella al meno sette. E poi non c’è che spazio per la commozione e per i saluti. Torna presto Biella ti aspettiamo
Angelico Biella – Acea Roma 78 – 85 (23 – 25; 40 – 53; 55  70)
Angelico Biella: Goran Jurak 17; Andrea Renzi 7; Tommaso Raspino 3;  Marco Laganà 8; Taylor Rochestie 26; Julian Mavunga 6;; Lorenzo Uglietti 0; Alessandro Amoruso n.e.; Dimitrios Tsaldaris 11; Prokop Slanina 0; Gustavo Savio n.e. All.: Massimo Cancellieri
Acea Roma: Phil Goss 11; Bobby Jones 12; Matteo Tambone 2; Alessandro Tonolli n.e.;Filippo Gorrieri n.e.; Lorenzo d’Ercole 3; Luigi Datome 12; Jordan Taylor 16; Gani Lawal 0 ; Aleksander Czyz 18; Peter Lorant 11. All: Marco Calvani


 

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