Fine anno tempo di classifiche,
di sondaggi, per testare la qualità della vita, per le nostre aspettative per i
nostri desiderata, una sorta di oroscopo che certifichi la qualità del posto in
cui noi viviamo. Tutto ciò è diventata l’attesa di amministrazioni pubbliche,
di giornalisti, di associazioni e anche di gente comune pronta a confrontare il
luogo avito con l’erba del vicino in una sorta di gara a chi vive meglio.
Mi ricorda tanto il professore di
scienze del liceo quando parlava della scienza del pollo quella che, se uno
disponeva di due polli e un'altra persona ne era privo, ai sensi della
statistica ognuno disponeva di un pollo a testa barando sul concetto di proprietà.
E tutto sommato anche questi sondaggi demoscopici non sono da meno. Vanno presi
a piccole dosi, anche divertendosi nel leggere i dati e cifre guardando il
tutto come consiglierebbe l’imperatore Marco Aurelio che a proposito del
presente e dei dati affermava: tutto dipende da come lo interpreti.
Il 65 posto del nostro territorio
lo pone appena un gradino più alto di Alessandria penultima delle città
piemontesi e con un ranking sotto la metà del paese. Ora posso ipotizzare che
magari realtà come Bologna e Trento siano sicuramente più godibili di Biella,
ma Sondrio, che non mi sembra il Carnevale di Rio, 50 posizioni sopra di noi sembra
persino eccessivo.
E così leggendo i dati si scopre
che Biella è il paradiso degli estorsori, una sorta di enclave presumo di
malfattori, così come di cocainomani o fumatori incalliti di erba, però non
dediti al furto a strappo, e vabbè non si può essere competenti in tutto.
Sicuramente non un paese per giovani, ma sai che novità, dove però le start up
hanno presa, vecchi alchimisti?? Non troppi delitti informatici, una tesi
suffragata dalla mancanza di banda larga e non potrebbe essere altrimenti, se
non c’è la domanda non può esserci l’offerta, e udite udite l’inflazione che
tocca poco i prodotti alimentari e bevande non alcoliche, insomma una gioia per
gli amanti della coca cola come il sottoscritto.
Dobbiamo preoccuparci di queste
cifre ? Direi di no, queste classifiche vanno prese come uno strumento per
analizzare i flussi e per tornare al filosofo imperatore Marco Aurelio usando
le sue parole: “esprimi gratitudine per quello che hai e impegnati a migliorare
senza guardare le classifiche - le ultime tre parole le ho aggiunte io, non
sono filosofo ma credo possa tornare utile. (uscita su newsbiella)
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