domenica 25 dicembre 2022

Attila: l'erba non cresceva prima o dopo il suo passaggio? Il passato rivelato dagli anelli degli alberi ?? Ma per piacere

Va bene il politically correct, l’agenda 2030, l’ecosostenibilità e compagnia cantante, ma certificare la storia su supposizioni e su studi scientifici basati sui “dati raccolti dagli anelli degli alberi combinati con informazioni archeologiche e ambientali” mi sembra una follia. Lo studio redatto da due studiosi di Cambridge avrebbe certificato che le scorribande di Attila, il famoso flagello di Dio, sarebbero avvenute per colpa della siccità; insomma parafrasando quello che abbiamo sempre studiato e cioè dopo il suo passaggio non cresceva più l’erba, in realtà l’erba, quella dei prati, era già scomparsa prima. Ora basterebbe leggersi un po’ meglio la storia senza interpretare gli anelli degli alberi. Italia terra di scorribande lo era stata già ai tempi dei cimbri e dei teutoni nel 101, prima ancora di Brenno 390 e poi di Annibale, si andava non solo verso la terra più calda e ricca, ma anche per conquistarla militarmente e non perché spinti da chissà quali eventi climatici, si andava dove c’era la ricchezza, semplice no. A proposito di Attila forse gli studiosi non sapevano che, già a far data dal 439, era a libro paga dei vari imperatori romani che usavano le truppe unne per difendersi da altre popolazioni barbare, visigoti su tutte. Solo che gli accordi spesso non venivano rispettati e gli Unni, ma insieme a questa popolazione ve n’erano delle altre, facevano razzia e distruggevano tutto quello che incontravano, a casa di chi li aveva prezzolati. I visigoti e i romani poi si allearono e con il generale Ezio, romano, li bloccarono poi ai Campi Catalaunici e subito dopo in Italia, ma nella penisola Attila, che era superstizioso, fu fermato più che dal Papa da presagi e da un grosso esercito che stava arrivando alle sue spalle. Fu il global warming la causa scatenante degli Unni? No, semplicemente un continente che non avendo più un regno forte e coeso (Roma) diventò il centro delle dispute di una serie di popolazioni che cercavano il predominio. Longobardi, Franchi e poi Arabi queste le tappe successive con in mezzo la caduta formale dell’Impero Romano nel 476. Cosa c’entri in questo la siccità francamente è un mistero, certo ci furono stragi, anche stagioni aride e le malattie che mietevano migliaia di vittime, ma ininfluenti sul corso della storia geopolitica del nostro continente. Un’analisi più completa a volte è utile per evitare inutili stupidaggini       

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