Va bene il politically correct, l’agenda
2030, l’ecosostenibilità e compagnia cantante, ma certificare la storia su supposizioni
e su studi scientifici basati sui “dati raccolti dagli anelli degli alberi
combinati con informazioni archeologiche e ambientali” mi sembra una follia. Lo
studio redatto da due studiosi di Cambridge avrebbe certificato che le
scorribande di Attila, il famoso flagello di Dio, sarebbero avvenute per colpa
della siccità; insomma parafrasando quello che abbiamo sempre studiato e cioè
dopo il suo passaggio non cresceva più l’erba, in realtà l’erba, quella dei
prati, era già scomparsa prima. Ora basterebbe leggersi un po’ meglio la storia
senza interpretare gli anelli degli alberi. Italia terra di scorribande lo era
stata già ai tempi dei cimbri e dei teutoni nel 101, prima ancora di Brenno 390
e poi di Annibale, si andava non solo verso la terra più calda e ricca, ma
anche per conquistarla militarmente e non perché spinti da chissà quali eventi
climatici, si andava dove c’era la ricchezza, semplice no. A proposito di
Attila forse gli studiosi non sapevano che, già a far data dal 439, era a libro
paga dei vari imperatori romani che usavano le truppe unne per difendersi da
altre popolazioni barbare, visigoti su tutte. Solo che gli accordi spesso non
venivano rispettati e gli Unni, ma insieme a questa popolazione ve n’erano
delle altre, facevano razzia e distruggevano tutto quello che incontravano, a
casa di chi li aveva prezzolati. I visigoti e i romani poi si allearono e con
il generale Ezio, romano, li bloccarono poi ai Campi Catalaunici e subito dopo
in Italia, ma nella penisola Attila, che era superstizioso, fu fermato più che
dal Papa da presagi e da un grosso esercito che stava arrivando alle sue spalle.
Fu il global warming la causa scatenante degli Unni? No, semplicemente un
continente che non avendo più un regno forte e coeso (Roma) diventò il centro
delle dispute di una serie di popolazioni che cercavano il predominio. Longobardi,
Franchi e poi Arabi queste le tappe successive con in mezzo la caduta formale
dell’Impero Romano nel 476. Cosa c’entri in questo la siccità francamente è un mistero,
certo ci furono stragi, anche stagioni aride e le malattie che mietevano
migliaia di vittime, ma ininfluenti sul corso della storia geopolitica del
nostro continente. Un’analisi più completa a volte è utile per evitare inutili
stupidaggini
domenica 25 dicembre 2022
Attila: l'erba non cresceva prima o dopo il suo passaggio? Il passato rivelato dagli anelli degli alberi ?? Ma per piacere
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