mercoledì 22 agosto 2012

Mercenari 2: fuga dall'ospizio degli esodati

Volevo andare al cinema a vedere l’ultima Batman, i primi due di Nolan li ho apprezzati per capacità di narrazione, di tempi di scena, di inquadrature e con una musica in grado di dare i ritmi. Prima nazionale del film ma mancata per via del fatto che tutti volevano andare in quella sala e vedere un film dalla seconda fila non è entusiasmante. Per cui ci ritorna più avanti. Ma dato che sei li che fai, ti fiondi in un'altra sala e qui la scelta era obbligata: mercenari due, da ridere per non piangere. Un plotone di vecchie glorie del cinema da gran combattimento c’erano tutti, da chuck norris, probabilmente ancora rincoglionito dai pugni di bruce lee, per passare a sly imbolsito ma sempre affascinante nel masticare le due solite battute, al redivivo Scharwzenegger, a Bruce Willis per finire a dolph ti spiezzo in due lundgreen. Sceneggiatura da due pagine al massimo e spiegamento di armi che sembrava avessero saccheggiato un museo:  Ak 47 – Rpg per finire con un bombardiere Caproni della prima guerra mondiale. Per carità non noioso ma improbabile, vecchietti di sessanta e oltre che meriterebbero riposo ma non possono,  la riforma Fornero non lo consente.

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