mercoledì 22 agosto 2012

Cui prodest: il Pazzo o il Matto ??

“A chi giova” era l’arringa di un giovane Cicerone nelle sue grandi capacità oratorie, senza scomodare il Palazzi del tempo che fu, la domanda se la stanno ponendo tutti. Dopo i buoni rapporti di inizio secolo, quando in Via Turati arrivarono nell’ordine il giovane Pirlo e il maturo  Seedorf in cambio della meteora Guly e dello scavezzacollo Fotografato a più riprese da Corona, gli scambi sono sempre stati a rischio. Brucia ancora la scarsa vena di Adamantino Mancini e di altre meteore. Ci siamo solo in po’ ripresi lo scorso anno con Sulley, ora nel marasma questo scambio degli ex gemelli del goal doriano. Risuonano ancora le parole di Fantantonio in conferenza stampa di presentazione a Milanello:  se fallisco al Milan sono da manicomio sarà l’ultima squadra (..) , quando è vacuo il mondo del calcio e le sue facili promesse. Il Milan è la squadra in cui ho sempre sognato di giocare (..), parole e musiche di Slatan. Le bandiere non ci sono più, l’ultima sarà forse Ambrosini, è tempo di denari, di risparmi e di ristrettezze. E allora godiamoci il Pazzo, l’elogio della Pazzia di Erasmo da Rotterdam, sotto la curva sud saprà regalarci altre perle. E’ un attacco non atomico, non potente ma con quattro furetti che devono giocare in grande velocità, quindi in teoria dovremmo essere velocissimi per segnare, e se il reparto davanti non viene servito in velocità allora rischiamo di non risolvere le partite. Le prime risposte già domenica e per giunta contro una Samp che ha appena battuto il Barcellona al trofeo Gamper, allegri ci servirà tanta fortuna.

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